(Teleborsa) - Nel 2016 l'utile netto della
Banca Centrale Europea (
BCE) è aumentato di 111 milioni di euro, raggiungendo 1,193 miliardi. Nel 2015, o profitti della BCE erano stati par 1,08 miliardi.
"L'aumento - spiega la
Banca Centrale Europea - è dovuto principalmente all'incremento degli interessi attivi netti percepiti sui titoli di Stato acquistati tramite il piano di
Quantitative Easing (
QE).
Il risultato viene netto della
BCE v
iene redistribuito ai vari Paesi dell'area euro, tramite conferimenti alle rispettive Banche Centrali Nazionali (BCN). Nel comunicato, l'
Eurotower spiega
che al 31 gennaio è stato girato un acconto da 966 milioni di euro alle e l'utile residuo (227 milioni di euro)
sarà distribuito il 17 febbraio 2017.
I titoli detenuti dall'Eurosistema per finalità di politica monetaria sono cresciuti di 851 miliardi di euro, raggiungendo 1.654 miliardi (
803 miliardi nel 2015) per effetto delle attività acquistate nell'ambito del
Quantitative Easing. Al 31 dicembre 2016 le consistenze del piano d'acquisti degli asset ammontano a 1.532 miliardi di euro (650 miliardi nel 2015). I titoli detenuti nel vecchio programma di acquisti si sono ridotti di 21 miliardi di euro a seguito dei rimborsi.
Le svalutazioni ammontano a 148 milioni di euro (
64 milioni nel 2015).
Le spese totali per il personale sono aumentate a 467 milioni di euro (441 milioni nel 2015) e
quelle amministrative a 487 milioni di euro (423 milioni nel 2015). La causa è l'incremento delle spese relative alle funzioni di vigilanza della
BCE.