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Donne e lavoro: al vertice con innovazione e intuizione per uscire dalla crisi

In Italia, però, solo una donna su due lavora e sono ancora poche quelle che siedono nei CdA

Economia
Donne e lavoro: al vertice con innovazione e intuizione per uscire dalla crisi
(Teleborsa) -
Donne e lavoro: un binomio difficile che, nel corso degli anni, è diventato sempre più possibile e auspicabile. Guardando in casa nostra, i dati, per la verità, rassicurano ben poco: in Italia solo una donna su due lavora e sono ancora poche quelle che siedono nei CdA e rivestono posizioni apicali. Inoltre, per le donne italiane in particolare, rispetto alle colleghe europee, la maternità rappresenta ancora un rischio concreto di fuoriuscita dal mercato del lavoro: il 22,4% delle madri impiegate prima della gravidanza, intervistate dopo due anni, avevano perso il lavoro (Istat 2015).

Eppure le donne, con ostinazione e perseveranza, vanno nello spazio, sono direttrici, manager e hanno carriere di successo. Sensibili e innovative, il loro apporto è spesso determinante per la crescita dell'economia. Un esempio? Heather Thomson, riconosciuta a livello internazionale come una delle imprenditrici di maggior successo di ultima generazione.

Celebre designer di moda, star del popolarissimo “Real Housewives” sul network newyorkese Bravo TV, Heather Thomson è ideatrice e fondatrice del marchio di moda “Yummie”: grazie al suo intuito e partendo dalla propria esperienza diretta di “mamma” ha trasformato la percezione globale dell'indumento “intimo shapewear” rivoluzionando l'industria di abbigliamento intimo per donne con il lancio dei suoi prodotti unici, capaci di rimodellare il corpo sopratutto nel periodo post-parto.
Prima di fondare Yummie, Heather è stata la forza creativa celata dietro brands di fama internazionale come Sean Diddy Combs e Sean Jean, lavorando al fianco di celebrità internazionali come Jennifer Lopez e Beyonce Knowles.
Oltre a seguire la sua passione, divenuta poi la sua professione nel settore della moda, è da tempo impegnata profondamente nel sociale com membro fondatore della “Pediatric Liver Foundation”.

Noi di Teleborsa siamo riusciti a raggiungerla tra un impegno e l'altro per farci raccontare la sua storia di successo che coniuga perfettamente, e con successo, l'esser donna alla possibilità di lavorare: "Yummie è nata dopo la nascita di mio figlio, Jax. Come molte donne, ho faticato a perdere quel peso in più del bambino dopo la mia seconda gravidanza. Ho visto un bisogno di mercato per una soluzione elegante e confortevole di shapewear, così ho creato il marchio Yummie con l'obiettivo di aiutare le donne nel farle sentire più sicure e confortevoli. Tengo a precisare che in qualità di imprenditrice e stilista di moda, ho lavorato direttamente su ogni aspetto, dalla messaggistica del brand al concettualizzare i pezzi della collezione, dai materiali ai colori alle nuove versioni dei prodotti. Attualmente con Tommie Copper, sto lavorando a braccetto con il team di progettazione, farmacia e ingegneria per lanciare nuovi prodotti per il marchio che aiutino le persone a sentirsi bene al lavoro e nelle situazioni di tutti i giorni.

Qual è stata la sfida più grande come imprenditrice donna?
Oltre al mio ruolo di imprenditrice, partecipare allo show Real Housewives mi ha convinto ulteriormente del fatto che c'è un malinteso generale sulla definizione "essere una casalinga" perchè per molti equivale a pensare che bisogna restare a casa per prendersi cura dei bambini, fare il bucato, ecc. Io faccio tutte queste cose, ma, allo stesso tempo, ho anche seguito società da diversi milioni di dollari, mi occupo di più enti di beneficenza e ho messo le mie competenze professionali a disposizione in qualità di consulente per importanti Brands di altre aziende di moda. Educare le persone al fatto che le donne possono fare tutto questo, è stata ed è sicuramente una bella sfida, ma sento (come ho dimostrato) che si può fare.

Le donne sono spesso penalizzate nel mondo del lavoro: ad esempio, a parità di qualifica la loro retribuzione è inferiore rispetto a quella dei colleghi uomini. Che consiglio darebbe a una giovane donna che sogna di diventare imprenditrice?
Bisogna scegliere di lavorare su un percorso in cui si crede fortemente, qualcosa che ci dia spinta e motivazione ogni giorno, un progetto che ci appassioni sempre di più, minuto dopo minuto. Credo, inoltre, che sia altrettanto importante circondarsi di un team di persone appassionate allo stesso modo ed avere sempre ben chiari in testa i propri obiettivi.

Elizabeth Whitton, una politica canadese del Novecento diceva: "Le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio degli uomini,per essere giudicate brave la metà. Per fortuna, non è difficile". Al di là della sfumatura provocatoria, secondo la sua esperienza sul "campo", essere una imprenditrice donna significa davvero andare incontro a particolari svantaggi?
Sfidare le aspettative, culturali e sociali , secondo cui le donne "casalinghe" non possono fare tutto è stata una prova emozionante, ho usato la mia visibilità nello show a mio vantaggio. Ho avuto l'opportunità di "educare" le persone, cambiare la loro prospettiva su ciò che significa essere una mamma, ma anche una imprenditrice di successo. E' divertente e importante dimostrare alla gente che ciò che è ritenuto impossibile, invece è possibile, e, soprattutto è stata anche una "battaglia" culturale che spero sia di grande esempio per i miei figli.
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