(Teleborsa) - "L'eventuale delisting delle azioni
Parmalat è compatibile con le norme sul concordato dell'azienda di Collecchio".
Così, in una nota emessa su richiesta della Consob, il Consiglio di Amministrazione di Parmalat, che ha approvato a maggioranza l'integrazione al comunicato dell'emittente relativo all'
OPA di Lactalis, dopo aver chiesto un parere legale allo studio Chiomenti e al prof. Alberto Maffei.
La società, "non ravvisa, sulla base delle informazioni a sua disposizione e in funzione del vaglio critico dei pareri legali ricevuti, l'esistenza di profili, identificabili e cogenti, di incompatibilità tra l'eventuale delisting delle azioni Parmalat, per effetto dell'offerta, rispetto: alle disposizioni di cui alla proposta di concordato fallimentare, omologata con sentenza del Tribunale di Parma nel 2005, relative alla quotazione dei titoli emessi dall'Assuntore. E rispetto al regolare adempimento degli obblighi assunti da Parmalat nei confronti dei creditori - compresi i cosiddetti creditori tardivi - ai sensi della medesima proposta di concordato".
Parmalat, "non può non prendere atto che la disciplina delle offerte pubbliche, e del conseguente delisting, è dettata dall'interesse generale alla tutela del risparmio". A tale proposito, "non può non constatarsi come non vi sia stato alcun intervento delle Autorità preposte al corretto funzionamento del mercato diretto a dichiarare inammissibili l'offerta e le conseguenze, anche in punto di delisting, che la stessa può comportare".