(Teleborsa) -
Meno occupati nel settore privato nel 2016 specie quelli con contratti stabili.
Lo conferma l'ultimo
rapporto dell'INPS, che evidenzia un
calo delle assunzioni del 7,4% a 5,8 milioni, con una
riduzione di 464 mila unità rispetto al corrispondente periodo del 2015. Nel complesso delle assunzioni sono comprese anche le assunzioni stagionali (565mila).
La frenata delle assunzioni ha riguardato principalmente i
contratti a tempo indeterminato: ne sono stati siglati
763 mila in meno pari a -37,6% rispetto al 2015. Secondo l'Istituto di previdenza è l'effetto del
venir meno del boom innescato nel 2015 dal
regime agevolato a carico dei datori di lavoro per un periodo di 3 anni.
Crollano anche le trasformazioni dei contratti a tempo indeterminato (stabilizzazioni) che segnano un calo del 35,4%.
Cresce il ricorso ai contratti a tempo determinato, pari a 3,7 milioni, in aumento sia sul 2015 (+80%) sia sul 2014 (+11%). Per i contratti in
apprendistato si conferma il trend di crescita già rilevato anche negli aggiornamenti dei mesi precedenti, con un aumento di 56 mila unita' (+31%). I contratti stagionali registrano una riduzione del 5,6%.
Si ferma il boom dei voucher: a gennaio 2017 le vendite dei voucher, pari a 8,9 milioni (valore nominale di 10 euro) si sono stabilizzate su livelli sostanzialmente analoghi a quelli di gennaio 2016 (8,5 milioni), con un modesto incremento del 3,9%.
Questi dati sono stati commentati con
molta preoccupazione dalla Cgil, che parla di
"un quadro ancora allarmante", mentre il
ministro Poletti sostiene che questi dati,
incluso quello sulla cassa integrazione, "confermano che gli interventi di questi ultimi anni hanno determinato un miglioramento complessivo del mercato del lavoro" e che
"il miglioramento è strutturale e la direzione imboccata è quella giusta".