(Teleborsa) -
Lee Jae-yong, vicepresidente di Samsung sarà incriminato per reati di corruzione e frode. L'erede della famiglia fondatrice della prima conglomerata sudcoreana, era stato
arrestato a metà febbraio nell'ambito dello scandalo che ha portato alla
destituzione di Park Geun-Hye, Presidente della Corea del Sud.
Secondo l'accusa,
Lee avrebbe versato o, promesso, tangenti per poco meno di 40 miliardi di dollari
in cambio di favori politici relativamente a un'operazione di
riassetto di Samsung, datata 2015, il cui successo necessitava del voto favorevole dei fondi pensione pubblici.