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Inchiesta Consip: dopo l'arresto di Romeo spuntano i "pizzini"

L'indagine ha portato alla luce foglietti dove veniva annotato importo e destinatari delle mazzette, ma Luigi Marroni, amministratore delegato della Consip difende l'operato dell'azienda

Politica
Inchiesta Consip: dopo l'arresto di Romeo spuntano i "pizzini"
(Teleborsa) - Si allarga a macchia d'olio l'indagine sugli appalti Consip che ha portato all'arresto dell'imprenditore campano Alfredo Romeo.

L'accusa di corruzione parte dall'inchiesta che è stata aperta dalla Procura di Napoli e poi trasferita per competenza alla Procura di Roma. I Magistrati hanno scoperto un vaso di Pandora da cui è emerso un presunto sistema di tangenti sull'appalto dell'ospedale Cardarelli e di altri lavori pubblici a Napoli. L'indagine ha portato alla luce dei "pizzini" sui quali, secondo l'accusa Romeo, avrebbe annotato importo e destinatari delle mazzette.

L'indagine servirà ad accertare le irregolarità nell'assegnazione degli appalti della Consip, la società per azioni che gestisce il sistema accentrato di acquisti della PA.

L'arresto di Romeo trae origine dalle deposizioni di un alto dirigente della Consip, Mario Gasparri, interrogato lo scorso mese di dicembre dai pm napoletani. A finire nel registro degli indagati anche il neo ministro dello Sport, Luca Lotti, per violazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento, e Tiziano Renzi, padre dell'ex Premier, per il reato di traffico ed influenze illecite.

L'accusa inchioda anche Carlo Russo, imprenditore farmaceutico di Scandicci amico di Tiziano Renzi. Entrambi sono indagati per traffico di influenze, si sarebbero fatti "promettere indebitamente" da Romeo "somme di denaro mensili, come compenso per la loro mediazione verso Marroni", amministratore delegato di Consip, proprio in relazione allo svolgimento di gare.

"Nessuno mi ha mai promesso soldi, ne' io ho chiesto alcunché.", si difende il padre dell'ex premier. "Confermo la mia fiducia nei confronti del sistema giudiziario italiano e della magistratura".

Luigi Marroni, amministratore delegato della Consip spiega: "l'operato dell'azienda è stato, e continua ad essere, improntato alla massima correttezza, trasparenza ed efficacia. Ripongo la massima fiducia e collaborazione nell'operato degli inquirenti. Il lavoro quotidiano continua per il raggiungimento degli obiettivi governativi e di risparmio per il Paese", conclude Marroni







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