(Teleborsa) - La
Centrale del Latte d'Italia, nata dalla
fusione delle centrali di Torino e Firenze, chiude il suo
primo bilancio con un utile netto di 12,8 milioni di euro ed un fatturato in crescita del 21% a 117,7 milioni.
La fusione, che ha avuto luogo nel corso del 2016, ha ovviamente impattato sulla redditività:
Ebitda a 2,9 milioni di euro ed
Ebit negativo per 1,6 milioni, a causa dei costi non ricorrenti dell'operazione.
L'indebitamento finanziario netto cresce da -20,6 milioni di fine 2015 a -60,2 milioni di euro.
Il titolo Centrale del Latte d'Italia oggi non fa molto bene sul Listino, dove cede l'1,72%, nonostante la società abbia parlato di un
buon andamento delle vendite nel primi mesi del nuovo anno e definito
"il 2017 un anno di consolidamento".