(Teleborsa) -
E' una strada ancora lunga e piena di ostacoli quella che porta le donne sulla strada della parità. I dati, per la verità, rassicurano ben poco:
in Italia solo una donna su due lavora e sono ancora poche quelle che siedono nei CdA e rivestono posizioni apicali eppure le donne, con ostinazione e perseveranza, vanno nello spazio, sono direttrici, manager, mamme e hanno carriere di successo.
Per le donne italiane in particolare, rispetto alle colleghe europee,
la maternità rappresenta ancora un rischio concreto di fuoriuscita dal mercato del lavoro: il 22,4% delle madri impiegate prima della gravidanza, intervistate dopo due anni, avevano perso il lavoro (Istat 2015). Eppure, i dati dimostrano che dal punto di vista "formativo" le donne sono più brave degli uomini, ma ricoprono generalmente posizioni meno rilevanti percependo un salario più basso rispetto ai
"pari" colleghi uomini. Serviranno, infatti, ancora 170 anni per colmare il gap retributivo a livello globale: lo rivela una nota di OxFam resa nota alla vigilia dell'8 marzo. Un anno fa ne servivano 52 di meno.
Ancora oggi, infatti,
il salario di una donna è in media il 23% in meno di quello di un uomo.