(Teleborsa) -
Il Consiglio dei Ministri stamattina ha approvato l'abolizione dei voucher lavoro. Fra gli altri temi
all'ordine del giorno, l'esame di una serie di decreti, incluso quello di
riforma dell'editoria per crisi aziendali e prepensionamenti giornalisti.
"Abbiamo pensato che il modo più efficace per intervenire fosse abrogare la norma e aprire un tavolo sul tema del lavoro occasionale e discontinuo", ha affermato il ministro del lavoro,
Giuliano Poletti, al termine della riunione del CdM, sottolineando che è
"improprio" collegare i voucher col Jobs Act. perché si tratta di uno strum,ento che ha radici lontane e che era stato "ridimensionato" già con i governi Monti e Letta.
L'attenzione dell'opinione pubblica oggi era rivolta alle due tematiche oggetto del referendum Cgil: quelle che riguardano
voucher ed appalti, oggetto dei due quesiti referendari per la consultazione che si terrà a fine maggio. La Commissione Lavoro alla Camera ha già approvato ieri sera la
cancellazione dei buoni lavoro, che oggi sarà ufficializzata dal governo con un decreto.
Nei giorni scorsi, l'ampio dibattito in corso sull'opportunità di evitare una campagna elettorale sui referendum relativi alle problematiche del lavoro, aveva
convinto il governo ad optare per una linea più rigida e cancellare totalmente l'uso dei voucher piuttosto che restringerli alle sole famiglie. Anche perché
quest'ultima ipotesi era stata criticata dal Presidente INPS Tito Boeri, il quale l'ha assimilata ad una cancellazione "di fatto" dei buoni lavoro.
Frattanto, la
leader della Cgil Susanna Camusso ha messo le mani avanti, affermando che il
ritiro del referendum ci sarà solo quando sarà approvato con legge, non anche con un semplice decreto che va poi convertito. "Lo considereremmo uno straordinario risultato ma, come noto, deve essere una legge", ha detto a proposito dell'intervento odierno.