Facebook Pixel
Milano 17:35
33.939,75 -0,97%
Nasdaq 20:46
17.372,52 -0,88%
Dow Jones 20:46
37.990,54 -1,22%
Londra 17:35
8.078,86 +0,48%
Francoforte 17:35
17.917,28 -0,95%

Rinnovabili: GSE, a fine 2016 1.200 MW di impianti ammessi grazie agli incentivi

Per la maggior parte si tratta di impianti eolici (75%)

Economia
Rinnovabili: GSE, a fine 2016 1.200 MW di impianti ammessi grazie agli incentivi
(Teleborsa) - Al 31 dicembre 2016 risultano entrati in esercizio 467 impianti energetici (57 MW), a seguito dell’entrata in vigore del D.M. 23 giugno 2016. Per la maggior parte si tratta di eolici (75%), seguiti da idroelettrici (14%) e impianti a bioenergie (10%). Gli impianti a progetto, ammessi in posizione utile nei registri o alle aste, sono 397 (1.167 MW, di cui il 74% eolici).

E` la fotografia scattata dal GSE, il Gestore dei Servizi Energetici che ricopre da anni un ruolo centrale nello sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica in Italia.

Il Rapporto delle Attività, presentato oggi a Roma presso l’Auditorium GSE, fotografa dati e analisi sulle attività e sui volumi energetici ed economici gestiti dalla Società nel corso del 2016, fornendo a decisori pubblici, operatori privati e cittadini, informazioni utili a tratteggiare la perdurante metamorfosi del sistema energetico nazionale.

Il costo indicativo cumulato annuo degli incentivi riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici (contatore FER-E), per il quale è fissato un tetto di 5,8 miliardi di euro annui, si è attestato a fine 2016 sul valore di circa 5,6 miliardi di euro. In tale contesto va notato che i procedimenti di verifica conclusi con esito negativo nel 2016 hanno progressivamente determinato nel corso dell’anno una riduzione del costo indicativo di circa 39 milioni di euro.

Sul fronte del fotovoltaico, nel corso del 2016 è stata gestita l’erogazione degli incentivi ai circa 550.000 impianti (17.734 MW) ammessi ai diversi Conti Energia: l’incentivazione dei 20,7 TWh di energia prodotti ha comportato un costo di poco più di 6 miliardi di euro, in calo rispetto all’anno precedente principalmente imputabile a una minore produzione degli impianti.

Complessivamente, per quanto riguarda il settore elettrico, nel 2016 il GSE ha gestito circa 2,4 miliardi di dati di misura.

I costi sostenuti dal Gestore dei Servizi Energetici per l’incentivazione e il ritiro dell’energia, pari a 15,9 miliardi di euro nel 2016, sono in parte compensati dai ricavi provenienti dalla vendita dell’energia ritirata.

Nel 2016 il GSE ha collocato sul mercato 36,3 TWh (in calo rispetto ai 40 TWh del 2015), minimizzando gli oneri di sbilanciamento nell’interesse della collettività e realizzando un ricavo di circa 1,5 miliardi di euro.

La differenza tra i costi e i ricavi ha determinato un onere e un fabbisogno economico della componente A3 pari a 14,4 miliardi di euro.
Condividi
```