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Aerei, pc e tablet vietati in cabina? "Bando Trump" fa discutere

Alcuni esperti del settore aereo spiegano che la decisione potrebbe portare a conseguenze che vanno dal furto dei bagagli al pericolo di incendio

Economia, Trasporti
Aerei, pc e tablet vietati in cabina? "Bando Trump" fa discutere
(Teleborsa) - Donald Trump mantiene le promesse elettorali. Dopo il giro di vite sull'immigrazione che ha portato allo scontro con i giudici, arriva un'altra restrizione del Presidente che vieta tablet e personal computer in cabina sugli aerei in volo per gli USA da dieci aeroporti arabi e medio orientali.



La misura già annunciata segue le valutazioni dell'intelligence USA che spiega come alcuni gruppi terroristici come Al Qaeda e Al-Shabab abbiano messo a punto tecniche per inserire esplosivi nei dispositivi elettronici portatili. Dopo queste informazioni il segretario per la Sicurezza Nazionale, e l'amministratore in pectore della Transportation Security Administration hanno stabilito la necessità di "migliorare le procedure di sicurezza" per i passeggeri. David Lapan, portavoce del Dipartimento di Sicurezza Nazionale ha poi spiegato che la direttiva sarà in vigore almeno fino al 14 ottobre prossimo e potrebbe essere estesa per un altro anno "se la valutazione della minaccia rimarrà invariata".

E mentre le compagnie si organizzano sul divieto che partirà da sabato 25 marzo, molti già sono gli interrogativi sui problemi che potrebbero scaturire dal trasportare in stiva le apparecchiature elettroniche. Esperti del settore aereo spiegano che la decisione potrebbe portare a conseguenze che vanno dal furto dei bagagli al pericolo di incendio delle batterie di certi computer portatili.

Intanto, il bando Trump è già stato adottato dalla Gran Bretagna che ha portato restrizioni sui voli da e per Turchia, Libano, Giordania, Egitto, Tunisia e Arabia Saudita. "Le misure di sicurezza possono causare alcuni disagi per i passeggeri, e capiamo la loro frustrazione, ma la nostra priorità è garantire la sicurezza dei cittadini britannici", spiega il governo di Londra in una nota, precisando di essere stati in "stretto contatto" con Washington per comprendere appieno le disposizioni.

Se Londra si adegua la Turchia protesta. Il ministro dei trasporti Ahmet Arslan ha chiesto di "togliere o attenuare" il bando sullo scalo Ataturk di Istanbul.














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