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Made in Italy, MISE pensa a segno distintivo per i mercati esteri

L'obiettivo è consentire alle imprese che producono beni in Italia di poter apporre sulle proprie merci un contrassegno antifalsificazione

Economia
Made in Italy, MISE pensa a segno distintivo per i mercati esteri
(Teleborsa) - Istituzione di un segno distintivo per il Made in Italy sui mercati esteri. E' stato questo il tema dell'incontro tra il Ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda e il Sottosegretario Ivan Scalfarotto che ieri 21 marzo hanno incontrato al MISE Confindustria e le principali associazioni del mondo produttivo.

L'obiettivo è consentire alle imprese che producono beni in Italia di poter apporre sulle proprie merci un contrassegno antifalsificazione contenente un segno descrittivo che assicuri al consumatore finale che il bene è originalmente ed effettivamente Made in Italy anche al fine di aiutare la produzione nazionale industriale e agroalimentare a difendersi dal cosiddetto “Italian sounding”. Il nuovo contrassegno verrebbe applicato sulle esportazioni al di fuori dellìUnione Europea.

Dalla riunione è emerso un accordo di principio sull'utilità dell’iniziativa. E’ stato quindi stabilito che nelle prossime settimane il Ministero dello Sviluppo Economico in concerto con le associazioni del mondo produttivo darà vita a un’attività di verifica approfondita delle condizioni e dei requisiti di fattibilità tecnica per le aziende all'esito della quale il MISE si riserva di avviare operativamente la fase di sperimentazione.

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