(Teleborsa) -
Chiudono bene le Borse del Vecchio Continente e Piazza Affari, favorite anche dal recupero avviato da Wall Street nel pomeriggio, oltre che dai
segnali positivi sull'economia dell'Eurozona. L'attenzione era puntata anche al
voto sull'Obamacare, in agenda oggi a Washington.
Scarsa la turbativa dell'attentato di Londra, che è stato
rivendicato dall'Isis.
L'
Euro / Dollaro USA è fermo (-0,07%), mentre risulta in lieve calo l'
oro, che scende a 1.244 dollari l'oncia. Debole il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che si porta a 47,81 dollari per barile.
Invariato lo
spread, che si posiziona a 184 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 2,25%.
Tra i listini europei Francoforte avanza dell'1,14%, performance modesta per
Londra, che mostra un moderato rialzo dello 0,22%, bene
Parigi, che mostra un incremento dello 0,76%.
A Piazza Affari, il
FTSE MIB ha terminato la giornata con un aumento dell'1,07%, a 20.167 punti; sulla stessa linea, il
FTSE Italia All-Share termina la giornata in aumento dell'1,13%. Ottima la prestazione del
FTSE Italia Mid Cap (+1,52%), come il FTSE Italia Star (1,6%).
Dai dati di chiusura di Milano, il
controvalore degli scambi nella seduta odierna risulta essere stato pari a 2,81 miliardi di euro, in ribasso (-6,49%), rispetto ai precedenti 3,01 miliardi.
Su 217 titoli trattati in Borsa, 39 hanno terminato la seduta con una flessione, mentre i rialzi sono stati 174. Invariate le rimanenti 4 azioni.
Telecomunicazioni (+2,51%),
Costruzioni (+2,28%) e
Vendite al dettaglio (+1,92%) in buona luce sul listino milanese.
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, vola
Ferrari, con una marcata risalita del 4,35%, grazie
all'upgrade di Citigroup.
Toniche le banche: brilla
UBI Banca, con un forte incremento del 3,12%, seguita da
BPER, che registra un progresso del 2,82%.
Exploit di
Telecom Italia, che mostra un rialzo del 2,63% nel giorno della pubblicazione dei conti.
La peggiore performance è quella di
Poste Italiane, che ha chiuso a -2,03%,
sulle incertezze relative al dividendo.
Si muove sotto la parità
Fiat Chrysler, evidenziando un decremento dello 0,79%.