(Teleborsa) - Il 2017 si candida ad essere l'anno spartiacque, quello della svolta globale, il primo anno dal 2011 in cui le previsioni potrebbero essere non solo confermate ma addirittura ritoccate all'insù. Lo slancio trae forza dalla sua coralità: vi contribuiscono, come non accadeva da anni, sia i paesi avanzati, compresi l'
Eurozona e il Giappone, oltre agli
USA, sia gli emergenti (
Cina e India, ma anche Russia e Brasile)
E' quanto svela l'analisi
Congiuntura Flash elaborata dall'Ufficio studi di Confindustria.
Per quanto riguarda l'Italia a inizio 2017, il PIL tricolore è atteso in crescita a ritmo lento. Questo si deve all'andamento negativo della produzione industriale, che in gennaio è calata più dell'atteso (-2,3% contro -1,2%).
"In Italia convivono gli estremi", spiega il report. "Da un lato, l'export marcia più dei mercati di riferimento e conquista quote e gli investimenti sono brillanti (+7,6% in macchinari e mezzi di trasporto nel 2016); segno che gli incentivi funzionano e che le imprese rispondono. Dall'altro, la crescita rimane al lumicino, il futuro politico è più incerto e il credito bancario scarseggia.