(Teleborsa) - Per finanziare il piano di risanamento de
Il Sole 24 Ore occorre un
aumento di capitale compreso fra 50 e 70 milioni di euro, anche se è ancora in corso la valutazione delle dimensioni dell'aumento. Lo ha detto oggi il presidente del quotidiano economico finanziario,
Giorgio Fossa, riferendo alle commissioni Finanze, Cultura e Attività produttive della Camera sulla crisi del giornale.
"La situazione economica che abbiamo trovato a novembre 2016 era molto pesante", ha ammesso, ricordando che c'era un rosso di 61,6 milioni di euro. Poi, ha sollecitato tutti i soci del quotidiano a sostenere la ricapitalizzazione, compresa Confindustria, sebbene non sia necessario che resti sull'attuale quota.
Nel corso di un altro evento a Milano anche il Presidente di Confindustria,
Vincenzo Boccia, ha aperto alla
possibilità di una diluizione della quota di Confindustria, che è attualmente del 67,5%. "In teoria tutto è possibile, questa è una domanda sul regno del possibile e sul regno del possibile dico di sì", ha detto l'industriale, asserendo di non sapere ancora nulla sulle necessità finanziarie del giornale.
Sempre Fossa ha precisato dinanzi ai parlamentari che i
driver del piano industriale 2017-2020 poggiano su un rilancio che fa perno sul passato, perché i "guai" - ha detto - sono cominciati quando qualcuno si è messo in testa di farlo diventare un giornale generalista.
Il piano implicherà una
valorizzazione delle attività più redditizie ed il ritorno alla
natura specialistica del quotidiano, , con ricavi attesi a 295 milioni nel 2020 rispetto ai 284 milioni del preconsuntivo 2016 (
CAGR ricavi 2016-2020 pari a 0,9%).
ma anche una
forte razionalizzazione dei costi. Quest'ultima riguarderà sia il costo del personale sia i costi operativi ed implicherà una
riduzione dell'organico che interesserà giornalisti, dirigenti, poligrafici, grafici e radiofonici, ma porterà a margini positivi sostenibili a livello di Ebit.
Quanto alle indagini incorso,
il manager non ha escluso un'azione di responsabilità civile nei confronti dei precedenti amministratori, anche senza attendere gli esiti della magistratura.