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Il tartufo? Pronto a diventare patrimonio dell’Unesco

Una candidatura anche in sostegno a Norcia e alle aree colpite dal sisma

Economia
Il tartufo? Pronto a diventare patrimonio dell’Unesco
(Teleborsa) - Con il via libera all’unanimità della Commissione italiana per l’Unesco della candidatura della "cultura del tartufo" si avvia l’iter di approvazione. Un passo importante per difendere un sistema caratterizzato da uno speciale rapporto con la natura dai vantaggiosissimi risvolti economici, capace cioè di sviluppare nei territori interessati un business stimato in oltre mezzo miliardo di euro.



Il via libera all'unanimità della Commissione italiana per l'Unesco della candidatura della "cultura del tartufo", che deriva dalla sua raccolta, dalla salvaguardia delle tartufaie e dall’uso in cucina, è anche un importante segnale della volontà di sostenere Norcia e le altre aree del sisma che arriva dopo l’inaugurazione lo scorso 24 febbraio della Fiera del Tartufo di Norcia per rilanciare il turismo nelle zone del terremoto. La richiesta di candidatura è infatti sostenuta dalle 54 città italiane del tartufo, di 14 regioni lungo tutto lo stivale, insieme alle associazioni interessate.

Il tartufo è, senza dubbio, tra i prodotti nostrani più pregiati. Un sapore unico che attraversa gran parte dello stivale: dall’Umbria alla Toscana, dal Piemonte all’Emilia Romagna, dal Lazio all’Abruzzo, il nostro Paese offre ad amanti e intenditori un’ampia gamma di varietà fra cui poter scegliere in grado di deliziare i palati più raffinati.
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