Facebook Pixel
Milano 17:35
33.922,16 +0,12%
Nasdaq 22:00
17.037,65 -2,05%
Dow Jones 22:02
37.986,4 +0,56%
Londra 17:35
7.895,85 +0,24%
Francoforte 17:35
17.737,36 -0,56%

Lavoro, Poletti "Dati delineano quadro complessivamente stabile"

Critiche le associazioni dei consumatori che fanno pressing sul Governo per rimettere in moto investimenti per lo sviluppo e la crescita

Economia, Politica
Lavoro, Poletti "Dati delineano quadro complessivamente stabile"
(Teleborsa) - Arrivano pareri discordanti sul mercati del lavoro italiano. Se da una parte c'è chi gioisce del tasso di disoccupazione in discesa, dall'altra c'è chi non si sente per nulla rassicurato dai numeri.

"Complessivamente, da febbraio 2014 cresce di 716mila unità il numero degli occupati, 478mila dei quali sono lavoratori stabili. Positiva anche la dinamica relativa ai disoccupati, che diminuiscono complessivamente di 290mila unità', con un calo di 8,1 punti percentuali del tasso di disoccupazione giovanile". Il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, spiega che "i dati di oggi delineano un quadro del mercato del lavoro complessivamente stabile su base congiunturale e in crescita su base annua, confermando, anche questo mese, un ritmo di aumento dell'occupazione superiore a quello del PIL. Il tasso di disoccupazione generale diminuisce di 0,3 punti percentuali, all'11,5%, e quello della disoccupazione giovanile di 1,7 punti percentuali, al 35,2%, il dato più basso da agosto 2012", ha concluso.

Se Poletti è fiducioso, i numeri sul mercato del lavoro non convincono le associazioni dei consumatori. Per Federconsumatori e Adusbef la diminuzione della disoccupazione è "ancora marginale". Rimettere in moto l’occupazione vuol dire rimettere in moto investimenti per lo sviluppo e la crescita: un passo fondamentale per ricostruire fiducia e prospettive, spiegano le due associazioni
Non bisogna sottovalutare, infatti, che la disoccupazione giovanile si attesta ancora su livelli elevatissimi al 35,2%. Al Sud addirittura, in alcune aree, supera la soglia allarmante del 60%. Una situazione insostenibile, a cui il Governo deve porre urgentemente rimedio".

L’O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha infatti calcolato che, se il tasso di disoccupazione si attestasse ai livelli pre-crisi, quindi ad un 6% (che comunque a nostro parere è ancora eccessivo), il potere di acquisto delle famiglie registrerebbe un incremento di circa +40 miliardi di Euro l'anno.

Critico anche il Codacons che spiega: scende il tasso di disoccupazione a febbraio, ma il confronto con il passato continua ad essere impietoso. Commentando i numeri forniti dall'ISTAT, il presidente Carlo Rienzi ricorda che questi "non possono in alcun modo rassicurare, specie se si considera l'emorragia di occupati registrata in Italia nell'ultimo decennio. Il tasso di disoccupazione è passato, infatti, dal 6,1% del 2007 all'11,5% di febbraio 2017, con il numero di cittadini senza occupazione che è variato da 1.506.000 disoccupati del 2007 ai 2.984.000 di febbraio, ossia 1.478.000 disoccupati in più in 10 anni".





Condividi
```