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Sangue in due chiese in Egitto da 2 kamikaze: 41 morti e 129 feriti. Isis rivendica

Obiettivo degli attentatori luoghi di culto cristiano-copti a Tanta, cittadina a nord de Il Cairo e ad Alessandra

Sangue in due chiese in Egitto da 2 kamikaze: 41 morti e 129 feriti. Isis rivendica
(Teleborsa) - Un primo sanguinoso attentato in Egitto è avvenuto nella mattinata del 9 aprile a Tanta, sul delta del Nilo, dove circa 2000 persone stavano celebrando la domenica delle Palme. Un kamikaze si è fatto esplodere all'interno della chiesa cristiano-copta di San Giorgio provocando 27 morti e 78 feriti. Il secondo "colpo" è stato messo a segno ad Alessandria, dove un secondo kamikaze, sebbene intercettato da cinque uomini della sicurezza che gli hanno impedito l'ingresso nella cattedrale di San Marco, ha causato altri 16 morti e 41 feriti. Un bilancio terribile: 41 morti e 129 feriti. L'Isis ha rivendicato le strage. Il Presidente egiziano al Sisi, insieme alla proclamazione di tre giorni di lutto nazionale, ha decretato lo stato d'emergenza per tre mesi.



Nella cattedrale di San Marco era lo stesso patriarca della chiesa copta egiziana, Tawadros II, a celebrare la messa della domenica delle Palme. Il patriarca è salvo per miracolo. L'attentatore si stava infatti dirigendo a passo spedito verso l'altare, ma cinque uomini della sicurezza, anch'essi vittime dell'attentatore, lo hanno bloccato trascinandolo fuori dalla chiesa, non riuscendo tuttavia a impedirgli di provocare lo scoppio dell'esplosivo che aveva indosso. All'interno della chiesa non si è verificato alcun danno.

"Questi atti insensati non danneggeranno l'unità di questo popolo e la sua coesione - ha poi detto Tawadros II al premier Sherif Ismail, che lo ha chiamato per offrigli solidarietà e cordoglio - poiché gli egiziani sono uniti di fronte a questo terrorismo fino a quando sarà sradicato".

Papa Francesco, che tra dieci giorni, il 28 e 29 aprile, si recherà in visita proprio in Egitto, durante la recita dell'Angelus a Roma in piazza San Pietro ha espresso profondo dolore per la duplice sanguinosa strage di Tanta e Alessandria. "Preghiamo - ha detto il Papa - per le vittime dell'attentato compiuto purtroppo oggi, questa mattina, al Cairo in una chiesa copta. Al mio caro fratello, papa Tawadros II, alla Chiesa copta e a tutta la cara nazione egiziana esprimo il mio profondo cordoglio, prego per i defunti e i feriti e sono vicino ai famigliari e all'intera comunità".

Mario Bergoglio visiterà il Paese nordafricano in una due-giorni che prevede incontri con lo stesso patriarca, oltreché con il presidente al-Sisi e con il leader religioso sunnita Ahmad al-Tayyib, grande imam dell'Università sunnita di Al-Azhar. "Il Signore converta i cuori delle persone che seminano terrore, violenza e morte, e anche il cuore di quelli che fanno e trafficano le armi", ha aggiunto il Papa che poco prima aveva ricordato le vittime dell'attentato di Stoccolma.

Messaggi di cordoglio al Presidente al Sisi per quanto accaduto ad opera dell'Isis sono giunti da parte di tutti i leader del mondo. Tra i primi, quello del Presidente francese, François Hollande e le condoglianze espresse all'Egitto da Israele, seguite dalla condanna degli attentati da parte del movimento Hamas e del presidente palestinese Abu Mazen. Poi Germania, Turchia e praticamente via via quasi tutti i Paesi del mondo, tra cui gli Stati Uniti, con la forte condanna per il gravissimo attentato di Donald Trump. "Ho grande fiducia nel fatto che il presidente Al Sisi gestirà la situazione in modo appropriato", ha scritto Trump su due Twitter diffusi dal suo account personale.

Il cordoglio italiano è stato espresso dal Ministro degli Esteri Angelino Alfano che ha commentato come "questi vili attentati hanno causato un tributo di sangue spaventoso in un luogo di pace: questo ha reso l'atto ancora più vile e malvagio ma il terrore sarà sconfitto e il Governo italiano è al fianco delle nazioni impegnate in prima linea nel contrastarlo".


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