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La "manovrina": dallo split payment ai giochi, ecco come reperire 3,4 miliardi

Sono queste alcune delle misure decise dal Consiglio dei Ministri

Economia, Politica
La "manovrina": dallo split payment ai giochi, ecco come reperire 3,4 miliardi
(Teleborsa) - Estensione dello split payment (per cui i fornitori della PA emettono fattura ma non incassano l'IVA, che la PA versa direttamente al Fisco), misure antifrode, aumento dell'imposizione sui giochi e definizione agevolata delle controversie tributarie. Sono solo alcune delle misure contenute nel decreto legge sulla manovra aggiuntiva richiesta da Bruxelles che è stata approvata ieri dal Consiglio dei Ministri insieme al DEF (Documento di Economia e Finanza). Nel provvedimento sono contenuti nuovi interventi in favore delle zone terremotate



Tra le principali disposizioni annunciate da Palazzo Chigi:

Split Payment
Si estende l'ambito di applicazione del meccanismo della scissione dei pagamenti dell'IVA (c.d. split payment) anche alle operazioni effettuate nei confronti di altri soggetti che, a legislazione vigente, pagano l’imposta ai loro fornitori secondo le regole generali. In particolare, l’estensione riguarda tutte le amministrazioni, gli enti ed i soggetti inclusi nel conto consolidato della Pubblica Amministrazione, le società controllate direttamente o indirettamente dallo Stato, di diritto o di fatto, le società controllate di diritto direttamente dagli enti pubblici territoriali, le società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa italiana. Inoltre, si ricomprendendo anche le operazioni effettuate da fornitori che subiscono l’applicazione delle ritenute alla fonte sui compensi percepiti (essenzialmente liberi professionisti). Le modifiche sopra esposte si applicano dalle fatture emesse a partire dal 1° luglio 2017.

Contrasto alle compensazioni fiscali indebite (misure antifrode)
Vengono introdotte norme più stringenti volte a contrastare gli indebiti utilizzi in compensazione dei crediti di imposta. Si riduce dagli attuali 15.000 euro a 5.000 euro il limite al di sopra del quale i crediti di imposta possono essere usati in compensazione solo attraverso l'apposizione del visto di conformità del professionista (o sottoscrizione alternativa del revisore legale) sulla dichiarazione da cui emergono. Se le compensazioni sono effettuare senza il visto di conformità o senza la sottoscrizione alternativa, oppure se questi sono stati apposti da soggetti non abilitati, si procede al recupero dei crediti usati in difformità dalle regole, oltre al recupero degli interessi e alla irrogazione di sanzioni.

Giochi
Si prevede l’aumento, a partire dal 1° ottobre 2017, del Prelievo Erariale Unico (PREU) sugli apparecchi da intrattenimento c.d. "new slot" o AWP e sulla raccolta derivante dagli apparecchi c.d. "videolotteries" o VLT.

Definizione agevolata delle controversie tributarie
Il provvedimento prevede la possibilità di definire le controversie rientranti nella giurisdizione tributaria in cui è parte l’Agenzia delle entrate, mediante il pagamento degli importi contestati con l’atto impugnato e degli interessi da ritardata iscrizione a ruolo, al netto delle sanzioni e degli interessi di mora (la richiesta di definizione deve essere presentata entro il 30 settembre 2017).

Interventi in favore delle zone terremotate
E' stato istituito un Fondo specifico di 1 miliardo di euro per ciascun anno del triennio 2017-2019 finalizzato a consentire l’accelerazione delle attività di ricostruzione.

Tra le misure viene istituita una zona franca urbana nei Comuni delle Regioni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpiti dagli eventi sismici che si sono susseguiti a far data dal 24 agosto 2016, in favore delle imprese aventi la sede principale o l’unità locale all'interno della stessa zona franca e che abbiano subito una contrazione del fatturato a seguito degli eventi sismici. Tali imprese possono beneficiare, in relazione ai redditi e al valore della produzione netta derivanti dalla prosecuzione dell'attività nei citati Comuni, di una esenzione biennale IRES e IRPEF (fino a 100 mila euro di reddito), IRAP (fino a 300 mila euro di valore della produzione netta) e IMU, nel rispetto dei limiti e delle condizioni stabiliti dai regolamenti “de minimis”.



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