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Manovra bis: 200 euro di multa per chi sul bus viaggia senza biglietto

Confermata nella nella bozza del provvedimento "misure urgenti" la presenza di uno dei decreti attuativa della "Riforma Madia" bocciata dalla Corte Costituzionale

Economia, Trasporti
Manovra bis: 200 euro di multa per chi sul bus viaggia senza biglietto
(Teleborsa) - Si inasprisce la lotta contro chi non paga per viaggiare sui mezzi pubblici, i cosiddetti "portoghesi". Fino a 200 euro di multa per chi è sorpreso a bordo di bus, tram, filobus e metro senza biglietto, più controlli con l'arrivo degli "agenti accertatoti", telecamere a bordo delle vetture ed altre posizionate sulle banchine che forniranno ai "controllori" la prova video dell'infrazione, proprio come negli stadi per gli arbitri di calcio.

Con la novità che le aziende che gestiscono il TPL (Trasporto Pubblico Locale) e quello regionale potranno "affidare la prevenzione, l'accertamento e la contestazione delle violazioni anche a soggetti esterni che non fanno parte agli organici del gestore", qualificabili appunto come "agenti accertatori".

Confermata così nella bozza del provvedimento "misure urgenti" contenuta nella "manovra bis" varata dal governo Gentiloni la presenza di uno dei decreti attuativi della "Riforma Madia" bocciata dalla Corte Costituzionale che riguarda appunta la lotta ai senza biglietto sui mezzi del servizio pubblico urbano e regionale.

"Gli utenti dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale, in qualsiasi modalità esercitati - è precisato nel testo - sono tenuti a munirsi di valido titolo di viaggio, a convalidarlo all'inizio del viaggio e ad ogni singola uscita (cambio di linea nell'arco del tempo di validità del biglietto, n.d.r.), se prevista, in conformità alle apposite prescrizioni previste dal gestore, a conservarlo per la durata del percorso e a esibirlo su richiesta degli agenti accertatori. Per i titoli di viaggio la convalida deve essere effettuata, in conformità alle apposite prescrizioni previste dal gestore, in occasione di ogni singolo accesso ai mezzi di trasporto utilizzati".

La violazione di questi obblighi, precisa la disposizione (peraltro da sempre vigente anche se assai poco "controllata" specie sui mezzi delle grandi città, n.d.r.) "comporta l'applicazione di una sanzione pecuniaria da definirsi con legge regionale. In assenza di legge regionale, la sanzione è pari a sessanta volte il valore del biglietto ordinario e comunque non superiore a 200 euro". La vera novità sta nell'aumentata possibile massima sanzione pecuniaria assieme all'accresciuta modalità dei sistemi di controllo col ricorso alla tecnologia.

Rimane invece in ancora dubbia un'altra misura della manovra-bis che riguarda il trasporto pubblico locale, ovvero la detrazione al 19% fino a un massimo di 250 euro per gli abbonamenti. Si tratterebbe in questo caso di problemi di copertura finanziaria, come del resto già avvenuto di recente per il mancato reperimento dei fondi necessari.

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