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Brexit: al mittente linee guida dei 27 Ue. Theresa May "Si" libero mercato e "No" circolazione migranti

Theresa May: "È importante che intorno al tavolo si sieda un forte Premier del Regno Unito con un forte mandato da parte del popolo UK"

Economia, Politica
Brexit: al mittente linee guida dei 27 Ue. Theresa May "Si" libero mercato e "No" circolazione migranti
(Teleborsa) - Come prevedibile, non sono piaciute al Premier britannico Theresa May le linee guida, o almeno parte di esse, decise all'unanimità dai 27 Capi di Stato e di Governo per l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea. Respinte al mittente, definendole solamente "posizioni negoziali". Al "The Daily Telegraph", la May ha ribadito le sue priorità: libero mercato senza dazi, fine della giurisdizione delle Corti europee, fine della libera circolazione dei migranti. Del resto non una novità. Gli stessi punti Brexit sulla illustrati in un suo discorso alla Lancaster House in gennaio.

Le motivazioni del rinvio al mittente delle linee guida frettolosamente approvate all'unanimità durante il pranzo di ieri nella capitale belga Paolo Gentiloni, sono state precisate, infatti, a un cronista del quotidiano conservatore "The Daily Telegraph" (fondato nel 1855 e tra gli ultimi quotidiani a esser stampati ancora nel grande formato "broadsheet" anziché "tabloid" ben più comodo per i lettori, n.d.r.) durante una tappa in Scozia della campagna elettorale del Premier britannico per il voto dell'8 giugno.

Theresa May ha detto chiaramente:"Innanzitutto vorrei insistere sul fatto che non abbiamo un accordo sulla Brexit da Bruxelles. Abbiamo le loro linee guida negoziali, abbiamo le nostre linee guida negoziali attraverso la lettera ex articolo 50, e il discorso alla Lancaster House da me pronunciato sull'argomento a gennaio", con la volontà di controllare l'immigrazione e porre un termine alla giurisdizione delle Corti Ue".

"È importante che intorno al tavolo si sieda un forte Premier del Regno Unito - ha aggiunto la May - con un forte mandato da parte del popolo del Regno Unito, un fatto che rafforzerà la nostra posizione negoziale per garantire che otterremo il migliore accordo possibile".
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