(Teleborsa) -
Matteo Renzi stravince le primarie del Pd e incassa il 73% delle preferenze. I due rivali
Andrea Orlando e Michele Emiliano non sono riusciti neanche a scalfire la popolarita' dell'ex premier, dimessosi da segretario Pd all'indomani della sconfitta nel referendum costituzionale del 4 dicembre scorso.
Alle primarie del Pd, nonostante il voto nella domenica che precede il ponte del 1 maggio, si
sono recati ai seggi allestiti nelle sezioni del Pd e nei gazebo organizzati dal partito in
quasi 2 milioni di elettori tra iscritti e semplici simpatizzanti. Un'affluenza
superiore alle aspettative, ma di molto inferiore alle primarie 2013 che aveva registrato 2,8 milioni di partecipanti.La flessione maggiore si è avuta nelle
regioni del nord Italia, mentre al sud la partecipazione dei cittadini è stata superiore a ogni previsione.La vittoria di Matteo Renzi era gia' data per scontata nelle previsioni ed e' stata in ogni caso schiacciante."Il congresso segna l'inizio di una pagina nuova,
non è la rivincita o il secondo tempo della solita partita", ha dichiarato Renzi dalla sede del Pd dopo I risultati.
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Ha vinto tutto il Pd ma soprattutto quello che non si è vergognato delle cose fatte in questi anni - ha detto - della legge sul dopo di noi, delle unioni civili, della legge sul lavoro, perché se ci sono 700mila posti di lavoro in più non possiamo far finta di vergognarcene, il Jobs act è una delle cose più straordinariamente di sinistra fatte".