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Disoccupazione in aumento a marzo, quella giovanile ai minimi dal 2012

Economia
Disoccupazione in aumento a marzo, quella giovanile ai minimi dal 2012
(Teleborsa) - Disoccupazione di nuovo in aumento in Italia, dopo il calo registrato nel mese di febbraio. Lo conferma l'Istat, che ha pubblicato oggi i dati relativi al mese di marzo.

La stima degli occupati è sostanzialmente stabile rispetto a febbraio. L’occupazione cala tra gli ultracinquantenni (-55 mila), ma aumenta nelle restanti classi di età, in particolare quelle più giovani (+44 mila tra i 15-34enni). Cresce il numero di lavoratori dipendenti (+63 mila), sia permanenti (+41 mila) sia a termine (+22 mila), mentre calano gli indipendenti (-70 mila). Il tasso di occupazione è stabile al 57,6%.

Anche nel periodo gennaio-marzo si registra una crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,2%, pari a +35 mila), determinata dall'aumento dei dipendenti sia permanenti sia a termine. L’aumento riguarda entrambe le componenti di genere ed è distribuito tra tutte le classi di età ad eccezioni dei 35-49enni.

Crescono anche le persone in cerca di occupazione a marzo (+1,4%, pari a +41 mila), spingendo il tasso di disoccupazione all’11,7% (+0,1 punti percentuali), mentre quello giovanile cala di 0,4 punti, attestandosi al 34,1%, ai minimi dal 2012.

La stima degli inattivi è in calo (-0,2%, pari a -34 mila), con un tasso di inattività che si porta al 34,7%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali su febbraio.

Nel trimestre gennaio-marzo alla crescita degli occupati si accompagna un calo dei disoccupati (-1,2%, pari a -38 mila) e degli inattivi (-0,2%, pari a -32 mila).

Su base annua si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+0,9%, pari a +213 mila). La crescita riguarda i lavoratori dipendenti (+310 mila, di cui +167 mila a termine e +143 mila permanenti) mentre calano gli indipendenti (-97 mila). Aumenta il numero di occupati per entrambe le componenti di genere; la crescita è particolarmente accentuata tra gli ultracinquantenni (+267 mila) e in misura più contenuta tra i 15-34enni (+62 mila), mentre calano i 35-49enni
(-116 mila). Nello stesso periodo aumentano anche i disoccupati (+2,9%, pari a +86 mila) e calano sensibilmente gli inattivi (-2,8%, pari a -390 mila).

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