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Manovra, Confindustria esprime un parere negativo sull'eccessivo carico fiscale

Anche Rete Imprese Italia, che rappresenta le PMI, concorda che il peso delle tasse è aumentato

Economia
Manovra, Confindustria esprime un parere negativo sull'eccessivo carico fiscale
(Teleborsa) - Parere negativo di Confindustria sulla "manovrina", che secondo l'associazione imprenditoriale accresce il carico fiscale, e grava "prevalentemente" sulle imprese.



Lo dice il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, che proseguono il round di audizioni sulla manovra correttiva chiesta da Bruxelles.

La portavoce dell'associazione di Viale dell'Astronomia cita in particolare l'inasprimento del prelievo sui giochi, affermando "che non ha eguali in Europa", e l'aumento delle accise sul tabacco, oltre ad una serie di misure che interessano tutte le imprese, come le agevolazioni garantite dall'ACE.

La Panucci parla poi di un quadro normativo "complesso", che si presta a "difformità interpretative ed incertezze", e della difficoltà per le imprese di gestire quotidianamente la variabile fiscale ed i nuovi meccanismi di riscossione dell'IVA.

Confindustria ha chiesto inoltre a Governo e Parlamento "più coraggio" sulle misure di rilancio degli investimenti privati, dopo la fase favorevole sperimentata nei primi mesi del 2017.

Infine, la Panucci ricorda che, se la manovra aggiuntiva chiesta da Bruxelles si è rivelata "una scelta necessaria" per portare il deficit al 2,1% dal 2,3%, il DEF fa emergere un contrasto fra i tre obiettivi che si propone di raggiungere - riduzione deficit, annullamento clausole salvaguardia, sostegno crescita - e mette a rischio la possibilità di centrare uno di questi tre target. Il direttore di Confindustria ricorda poi che un percorso più graduale di correzione potrebbe essere chiesto all'UE solo dietro l'attuazione di nuove riforme strutturali, che cozza allo stesso tempo con esigenze elettorali e pare di difficile attuazione.

Sempre in audizione sulla manovra, Cesare Fumagalli di Rete Imprese Italia, l'associazione che rappresenta le piccole e medie imprese (PMI), ha espresso preoccupazioni sull'accresciuto peso delle tasse. "Ci preoccupa - ha detto - la programmazione di un aumento della pressione di uno 0,50, che inverte la tendenza su una linea di necessaria discesa, che noi chiediamo più rapida, della pressione fiscale nel Paese".
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