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Manovra, sindacati preoccupati da tagli lineari a spesa e rischio stagnazione

Economia
Manovra, sindacati preoccupati da tagli lineari a spesa e rischio stagnazione
(Teleborsa) - La Manovrina non piace alle imprese per l'eccessiva tassazione, i sindacati si dicono delusi dalle scelte fatte dal Governo, che poggiano soprattutto sui tagli lineari alla spesa della Pubblica Amministrazione e non contengono misure a favore di crescita ed occupazione.

Secondo la segretaria confederale della CGIL, Gianna Fracassi, si tratta di una manovra nella quale, ancora una volta, "il grande assente è il lavoro" e che non punta al rilancio del paese bensì alla stagnazione, mediante incentivi solo per le imprese. Lo ha detto nel corso dle giro di audizioni dinanzi alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. La confederazione di Corso d'Italia punta poi il dito sui "tagli per altri 460 milioni di euro che - sottolinea - avranno un impatto diretto sulla domanda aggregata".

Anche il segretario confederale CISL, Maurizio Petruccioli, parla di difficoltà di coniugare l'aggiustamento dei conti pubblici con la crescita e si dice contrario ai tagli lineari alla spesa che costituiscono gran parte dell'intervento (circa 3,1 miliardi). Il sindacato rilancia dunque sulla necessità di una "riforma complessiva dell'Irpef".

Il segretario confederale della UIL, Guglielmo Loy
, parla di "un decreto un po' minestrone", che da una parte assomiglia al milleproroghe e dall'altra è una mini-manovra finanziaria.
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