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Banche e bail-in. Vegas striglia l'Europa: "Non ha considerato l'impatto sui piccoli risparmiatori"

Al via l'incontro annuale Consob con il mercato finanziario

Economia
Banche e bail-in. Vegas striglia l'Europa: "Non ha considerato l'impatto sui piccoli risparmiatori"
(Teleborsa) - Il bail-in si è rivelato uno "choc normativo" che ha contribuito a "minare la fiducia nel sistema bancario".



A dirlo è il Presidente della Consob, Giuseppe Vegas, nel corso del suo intervento all'incontro annuale con il mercato finanziario, secondo cui il meccanismo di salvataggio ha anche "ridotto, fin quasi ad azzerarlo, lo spazio di manovra della vigilanza preventiva".

Le modalità concrete di attuazione del bail-in hanno introdotto elementi "fortemente discorsivi", ha spiegato Vegas, "si è rivelata infelice e poco ponderata la scelta di adottare la nuova disciplina con effetto retroattivo". E' una scelta che contrasta coi principi di fondo del diritto, e ne chiede la correzione "quanto prima".

Secondo il numero uno della Commissione di Vigilanza, inoltre, "andrebbe riconsiderato anche il coinvolgimento degli obbligazionisti, per esempio introducendo una soglia di salvaguardia a 100.000 euro, analoga a quella prevista per i correntisti".

Con il bail-in, è "stata modificata con un tratto di penna la natura di strumenti finanziari, come le obbligazioni subordinate, emessi e collocati anni prima. Prodotti a basso rischio, presenti nei portafogli di tanti piccoli risparmiatori, si sono trasformati di colpo in prodotti rischiosi e inadeguati. "Il primo e provvisorio bilancio di applicazione del bail-in non può dirsi positivo. Alla prova dei fatti, l'idea di circoscrivere ai soli investitori di una banca i costi del salvataggio si sta mostrando illusoria", ha aggiunto.

Sulla gestione dei crediti deteriorati, secondo Vegas, la fretta potrebbe essere una cattiva consigliera, con il rischio di svendere questi asset, creando una voragine nei bilanci delle banche che, invece, hanno nel loro interno capacità e risorse umano per gestire il processo di ristrutturazione. "Un aiuto potrebbe venire anche da strumenti innovativi, come ad esempio la creazione di un mercato regolamentato dei crediti deteriorati, che favorisca l'incontro trasparente tra domanda e offerta".

Il Presidente della Consob, ha ricordato che dal 2014 a oggi i principali istituti di credito hanno realizzato aumenti di capitale per quasi 31 miliardi, entro la fine di quest'anno sono previsti, a oggi, altri interventi per almeno altri 16 miliardi. "E' stato uno sforzo straordinario - ha detto Vegas - in una prospettiva di medio e lungo periodo queste misure potranno rivelarsi risolutive, ma nel breve periodo hanno aggravato il quadro di incertezza e di instabilità".
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