(Teleborsa) - Nelle vicende giudiziarie di
Banca MPS non rischiano solo gli ex vertici della banca - l'ex Ad Fabrizio Viola, l'ex presidente Alessandro Profumo, e l'ex presidente del consiglio sindacale Paolo Salvadori - ma
anche la banca rischia di essere rinviata a giudizio in base alla legge sulla responsabilità amministrativa per fatto commessi dai propri dirigenti.
L'ipotesi di coinvolgimento dell'Istituto è emerso in seguito agli
approfondimenti investigativi condotti dalla Procura di Milano, che ora ha disposto anche una
perizia tecnica sulle perdite prodotte dalle operazioni sui derivati
Santorini e Alexandria, per verificarne l'impatto sui bilanci dal 2012 al 2015 e se l'operazione sia stata effettuata "a saldi chiusi" anziché "a saldi aperti".
La chiusura delle indagini è attesa a breve mentre i pm sono al lavoro per stabilire i capi d'imputazione a carico di Viola, Profumo e salvadori (aggiotaggio e falso in bilancio).
Entro questa settimana potrebbe essere chiarita la posizione della banca, ma i pm sembrano orientati ad evitare spezzatini processuali e trattare tutti gli imputati in un'unica udienza.