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La Riforma del lavoro autonomo è legge. Disciplinato anche lo smart working

Il senato dà il via libera definitivo alla riforma dopo 15 mesi di iter parlamentare. Fra le principali novità, congedi, malattia, infortuni, disoccupazione, spese formazione, welfare

Economia, Politica, Welfare
La Riforma del lavoro autonomo è legge. Disciplinato anche lo smart working
(Teleborsa) - Il Senato ha dato il via libera definitivo alla Riforma del lavoro autonomo e "agile", con 158 sì, 9 no e 45 astenuti. Dopo 15 mesi di gestazione il provvedimento approvato dal governo a fine gennaio 2016 diventa legge.

Fra le principali novità del provvedimento i congedi parentali per i lavoratori iscritti alla gestione separata dell'INPS, la velocizzazione dei pagamenti, la detraibilità delle spese di formazione fino a 10 mila euro annui, l'estensione dell'indennità di disoccupazione ai collaboratori coordinati e continuativi, la disciplina del lavoro agile (smart working), da attuarsi senza orari o vincoli, per fasi, cicli e obiettivi, oppure mediante l'uso di strumenti tecnologici.

Ecco le principali novità

Congedi parentali, malattia infortunio: i congedi per i figli, anche in affidamento o adottati e fino al commento dei 3 anni, sono stati aumentati da 3 a 6 mesi. Gravidanza, malattia e infortunio non comporteranno automaticamente l'estinzione del rapporto ma la sua permanenza (senza corrispettivo) per un periodo non superiore a 150 giorni per anno solare.

Più welfare di categoria: le Casse pensionistiche private potranno prevedere prestazioni sociali aggiuntive anche per "gravi patologie" o per altre cause, mediante apposita contribuzione dell'iscritto.

Deducibilità formazione: le spese per la formazione (master, corsi aggiornamento, convegni ecc.) saranno deducibili fino a 10 mila euro all'anno.

Sportello autonomi: Nei Centri per l'impiego pubblici (Cpi) verrà allestito uno sportello dedicato al lavoro autonomo, per favorire l'incontro fra domanda ed offerta.

Disoccupazione anche ai collaboratori: la Dis-coll (cioè l'indennità di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi introdotta nel 2015 dal Jobs Act) verrà riconosciuta anche ai collaboratori, agli assegnisti e ai dottorandi di ricerca universitari a partire dal 1° luglio 2017, a fronte di un incremento dell'aliquota contributiva dello 0,51%.

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