(Teleborsa) -
Grandi novità per l'Ilva di Taranto, che potrebbe ben presto veder realizzato il
programma di risanamento e bonifica ambientali previsto dal cosiddetto
decreto salva-Ilva.
La
Corte del Jersey, un'isola che si torva nel Canale della Manica, ha finalmente
sbloccato gli 1,3 miliardi sequestrati alla famiglia Riva nel lontano 2013. Era questa la somma che, in base alle indagini condotte dai pm di Milano nel 2013, era stata distratta dalle casse aziendali da Adriano Riva, fratello del patron Emilio, finito in bancarotta. Il danaro era stato trasferito dal proprietario dell'Ilva in alcuni trust dell'isola di Jersey, un noto "paradiso fiscale" del canale nella Manica.
Con questa pronuncia si apre di fatto la possibilità di un rientro dei capitali in Italia, oggi "parcheggiati" presso un conto svizzero di UBS a Zurigo. In realtà, manca solo il via libera del Tribunale di Losanna, ma l'udienza è prevista già per il 31 maggio 2017.
Una volta rientrati i capitali in Italia, i tre commissari dell'Ilva potranno dare il via al la realizzazione dell'Autorizzazione Integrata Ambientale nello stabilimento siderurgico di Taranto, ,mediante l'emissione e collocamento di obbligazioni di pari importo.