(Teleborsa) - L'euro accelera al rialzo nei confronti del biglietto verde scambiando sopra quota 1,11 dollari, soglia che non vedeva da Novembre 2016.
A fare da assist alla valuta di Eurolandia contribuisce la
rottura della soglia psicologica di 1,10 dollari. Il breakout è stato sostenuto da
deludenti segnali giunti dall'inflazione statunitense. Ma a pesare sulla divisa americana, sono anche i timori che l'agenda economica del
Presidente USA Donald Trump possa fallire dopo le
nuove crisi politiche che hanno investito la Casa Bianca.
Il mood degli investitori sarà catalizzato
oggi dall'attesa per
la pubblicazione del dato sull'inflazione in Europa. Nei giorni scorsi, alcuni paesi membri, quali
Spagna e
Germania hanno annunciato prezzi al consumo centrando il target del 2% fissato dalla BCE. Anche in
Italia l'inflazione è vicina all'obiettivo della banca guidata da
Mario Draghi.
Con le preoccupazioni politiche scongiurate dall'
elezione di Emmanuel Macron alla presidenza francese contro l'anti-europeista Marine Le Pen, gli investitori si concentrano ora su tempistica e modalità del graduale ritiro del
Quantitative Easing.
Al momento l'euro/dollaro scambia a 1,1131. Il primo livello di resistenza è visto in area 1,1131 dollari.