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Alitalia, via libera al bando. Ora si ragiona sul prestito ponte (sei mesi?)

Manifestazioni di interesse entro il 5 giugno. Entro lunedì nomi advisor. Il dl Alitalia forse dentro manovra ma commissari guardano già al 2018

Economia, Trasporti
Alitalia, via libera al bando. Ora si ragiona sul prestito ponte (sei mesi?)
(Teleborsa) - Via libera del Governo al bando per le manifestazioni di interesse sulla cessione di Alitalia, mentre già si ragiona sul prestito ponte, che dovrà garantire l'operatività di Alitalia ameno per sei mesi.

A proposito delle modalità tecniche si fa l'ipotesi di inserimento del decreto Alitalia nella Manovrina per lo stanziamento dei 600 milioni necessari ad accompagnare l'iter di vendita o l'approdo alla stagione estiva 2018: i commissari straordinari della compagnia aerea affermano infatti che stanno operando "non in ottica di breve periodo, ma avendo allo studio anche la stagione estiva del 2018", un po' un controsenso dato che le risorse stanziate dovrebbero garantire l'operatività solo per sei mesi.

I Commissari straordinari della compagnia aerea, ricevuta l’autorizzazione dal MISE, hanno pubblicato oggi il "Bando per la raccolta di manifestazioni di interesse" non vincolanti, in conformità con quanto previsto dal decreto legge volto all'avvio della prima fase dell'Amministrazione Straordinaria. I soggetti interessati avranno tempo fino al 5 giugno 2017 per presentare le manifestazioni di interesse.

Il bando della compagnia aerea è stato approvato nella serata di ieri, 17 maggio, dai Ministri dello sviluppo Carlo Calenda e da quello dei trasporti Graziano Delrio, che lo hanno esaminato insieme ai commissari straordinari, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari.

Resta invece l'attesa per conoscere gli advisor dell'operazione che dovrebbero essere svelati nei prossimi giorni. Secondo il commissario Enrico Laghi se ne conosceranno i nomi "lunedì al più tardi".
Questi avranno il compito i di "consigliare" i tre Commissari sia per gli aspetti industriali che per quelli finanziari. In lizza vi sono Merrill Lynch, Lazard, Mediobanca, Rothschild e Citigroup

L'obiettivo, si legge nel bando, è quello di realizzare un "programma di recupero dell'equilibrio economico" della società, che potrà avvenire in tre differenti modalità:

- Programma di cessione dei complessi aziendali che prevede la cessione unitaria dei complessi aziendali dell'impresa con la prosecuzione dell'esercizio dell'impresa stessa.

- Programma di ristrutturazione ossia attraverso il riassetto economico e finanziario dell'impresa sulla base di un programma di risanamento.

- Programma di cessione di beni e di contratti: tramite la cessione di complessi di beni e contratti dell'impresa con la prosecuzione dell'esercizio dell'impresa stessa.

Possono manifestare interesse "imprese individuali o in forma societaria (ritenute tali in base alla legge dello Stato di appartenenza) di qualsiasi nazionalità, sia singolarmente sia congiuntamente con altre imprese individuali o in forma societaria (le cordate)". Ai soggetti ammessi "sarà comunque consentito, nel corso della procedura, costituire e/o modificare cordate - anche unendosi a soggetti che non abbiano manifestato interesse - secondo termini e modalità che saranno successivamente comunicati nelle ulteriori fasi della procedura".

Ma chi sono i possibili acquirenti? Defilatasi Lufthansa e fuggiti gli investitori emiratini, ora si guarda con interesse ad Oriente, stando a quanto trapelato dal premier Paolo Gentiloni dopo la sua visita a Pechino.

In proposito circolerebbe il nome di Air China, peraltro già "contattata" nel 2007 da Romano Prodi quale possibile acquirente appunto di Alitalia in piena crisi, prima che l'allora Presidente del Consiglio si orientasse verso Air France. Sul possibile interessamento dei cinesi però il commissario Laghi ha replicato che è "troppo presto per dirlo".

E riguardo l'ipotesi di un coinvolgimento di Eni o del Gruppo FS? L'altro commissario Luigi Gubitosi ha affermato "ben venga qualunque interlocutore, ma riguarda il Governo, non noi". Peraltro, l'Ad delle ferrovie di Stato, Renato Mazzoncini, ha smentito proprio di recente un interessamento.

Ma c'è anche la possibilità che i vari operatori in campo (Lufthansa, Ryanair, EasyJet ed Etihad) si spartiscano la "torta" secondo i rispettivi interessi.



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