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Scuola, 25 maggio sciopero generale dei dirigenti scolastici. Udir illustra i motivi della protesta

Economia, Scuola, Welfare
Scuola, 25 maggio sciopero generale dei dirigenti scolastici. Udir illustra i motivi della protesta
(Teleborsa) - A meno di una settimana dallo sciopero proclamato per il prossimo 25 maggio, l'Udir scrive ai circa 7mila dirigenti scolastici italiani per illustrare loro i motivi che hanno portato alla massima protesta. Il giovane sindacato, dopo aver ricordato ai presidi che è "necessario inviare la comunicazione di adesione allo sciopero all'Ufficio Scolastico Regionale (USR) individuare il sostituto e fare avvertire le famiglie", vuole "cambiare la vita professionale e ottenere la perequazione interna (RIA), ed esterna (come le altre dirigenze del pubblico impiego)", oltre a modificare "il testo unico sulla sicurezza". Siccome da anni su questi punti si vive una pericolosa situazione di stallo - spiega il sindacato -bisogna inviare un forte segnale a chi decide le sorte della scuola e a chi distribuisce i finanziamenti statali.
Marcello Pacifico (Confedir-Udir) spiega: "Vogliamo sensibilizzare le istituzioni


- sul recupero del dimensionamento, che ha cancellato 4mila scuole e ridotto un quarto degli organici;

- sull'esigenza
di raddoppiare il Fondo unico nazionale, assegnato invece alle altre aree dirigenziali dello Stato;


- sulla mancata assegnazione dei 226 euro mensili di indennità di vacanza contrattuale, in attesa del recupero di una cifra analoga per la firma del contratto da settembre 2015;

- sulla necessità di conferire la Retribuzione Individuale di Anzianità (RIA) anche a tutti i neo-assunti dal 2001.

Pacifico avverte: "Siamo quindi pronti a impugnare al TAR del Lazio tutti i Contratti Integrativi Regionali che saranno sottoscritti"




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