(Teleborsa) - Il petrolio segna un po' il passo dopo il rally della scorsa settimana, motivato dall'aspettativa di un
prolungamento dei tagli alla produzione dell'OPEC.
Il
vertice dei produttori mediorientali (e non) è alle porte, si svolgerà a
Vienna giovedì prossimo 25 maggio, ma ormai i giochi sono fatti:
l'Arabia saudita e la Russia hanno raggiunto l'accordo per prolungare i tagli al 2018. Una decisione che
ha fatto altri adepti (Kuwait) e che mira a mantenere bassa la produzione almeno sino al prossimo anno (1,8 milioni di barili in meno di cui 1,2 milioni dai produttori OPEC e 600 mila da quelli non-OPEC).
Frattanto, il barile oggi perde valore, non fosse altro che per i realizzi: a New York, il future più vicino sul
Light crude segna un calo dello 0,90% a 50,67 dollari, mentre a Londra il
Brent cede lo 0,92% a 53,61 dollari. Su questi livelli c'è il
rischio di un nuovo aumento dlela produzione da Shale Oil.