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IAG preoccupata per nuova terza pista aeroporto Londra Heathrow

Willie Walsh, Ad di International Consolidated Airlines Group, S.A.:" Non pagheremo una nuova pista che prevede ponti su trafficata Autostrada M25"

Economia, Trasporti
IAG preoccupata per nuova terza pista aeroporto Londra Heathrow
(Teleborsa) - Realizzare ponti sull’autostrada M25 per costruire la terza pista di Heathrow potrebbe far deragliare il piano di espansione dell’aeroporto a causa del costo e della complessità del piano. Lo spiega in una nota International Consolidated Airlines Group, S.A. (IAG), che sta sollevando le sue preoccupazioni con il Governo. IAG afferma che non esiste un’analisi approfondita dei rischi e dei costi dei progetti sul principale scalo aereo di Londra, appunto Heathrow, costruendo ponti su una delle autostrade più trafficate dell’Europa.

IAG é una holding multinazionale anglo-spagnola con sede legale a Madrid e sede operativa a Londra. È nata il 21 gennaio 2011 dalla fusione delle compagnie aeree di bandiera di Regno Unito e Spagna, ovvero British Airways e Iberia e successivamente si è allargato fino a comprendere oggi 14 compagnie. In base al fatturato 2015, IAG è il sesto Gruppo aereo più grande al mondo. IAG è quotata presso il FTSE 100 della London Stock Exchange dal 24 gennaio 2011 e presso l'IBEX-35 della Borsa di Madrid dal 1º aprile 2011 oltre che nelle borse regionali di Barcellona, Valencia e Bilbao.

Le stime di IAG affermano che i ponti sull’M25 costerebbero 2-3 miliardi di sterline in più oltre al già elevato preventivo di 17 miliardi di sterline per la terza pista. Tutti i costi saranno pagati dai clienti delle compagnie aeree. IAG conferma comunque che l'espansione di Heathrow è la migliore opzione per l'aumento del traffico aereo londinese. Tuttavia, l’aeroporto ha bisogno di concentrarsi su una pista più breve, 3.200 m piuttosto che 3.500 m, che non violi la M25. IAG accoglie inoltre con favore schemi credibili da promotori diversi da Heathrow, sostenendo che ciò garantirà di ottenere il miglior progetto di espansione, costruito a un prezzo accessibile, che offrirà un nuovo aeroporto di Heathrow competitivo per l’economia britannica post-Brexit.

"Le compagnie aeree non sono mai state consultate sulla lunghezza della pista e possono operare perfettamente da una pista leggermente più breve che non attraversi la M25 - ha detto Willie Walsh, Ad IAG - perché il passaggio sulla M25 significa anni di forti inconvenienti per un’autostrada già afflitta da ritardi e congestioni. Oltre ai maggiori costi, questo avrà un enorme impatto non solo sugli automobilisti ma sulle comunità locali intorno a Heathrow. L’aeroporto deve ancora produrre un piano aziendale che valuti le implicazioni finanziarie e i rischi del realizzare ponti sulla M25. La Gran Bretagna ha bisogno di un’infrastruttura aeroportuale economicamente vantaggiosa che privilegi il paese piuttosto che gli azionisti di Heathrow. È già l’aeroporto più costoso tra gli hub a livello mondiale e le spese per i clienti non devono aumentare per pagare la nuova pista".
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