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Giornata nera per l'equity europeo. Milano in rosso

Alla vigilia ha pesato l'incertezza politica sulle ipotesi di elezioni anticipate in Italia

Commento, Finanza
Giornata nera per l'equity europeo. Milano in rosso
(Teleborsa) - Partenza all'insegna della debolezza per le principali borse del Vecchio Continente, a causa dell'incertezza politica in Europa e in particolare del rischio di elezioni anticipate in Italia.

L'Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,2%, dopo essere sceso la vigilia sotto la soglia degli 1,12 dollari. Sulla valuta unica hanno pesato le dichiarazioni del Presidente della BCE, Mario Draghi, secondo cui lo stimolo monetario, al momento, resta necessario nonostante il graduale miglioramento del quadro economico.

Tra le commoditis, l'Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1.267,4 dollari l'oncia. Seduta sulla parità per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che si attesta a 49,73 dollari per barile.

Invariato lo spread, che si posiziona a 188 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 2,17%.

Nello scenario borsistico europeo piccola perdita per Francoforte, -0,36%. Tentenna Londra, che cede lo 0,51% seguita da Parigi, che soffre un calo dello 0,93%. Si muove in frazionale ribasso Piazza Affari, con il FTSE MIB che sta lasciando sul parterre lo 0,40%, dopo il forte ribasso della vigilia sui timori di elezioni anticipate.

Si distinguono a Piazza Affari i settori Sanitario (+0,44%) e Materie prime (+0,43%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti Telecomunicazioni (-1,44%), Vendite al dettaglio (-0,53%) e Servizi per la finanza (-0,52%).

In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Recordati (+0,82%), Banca Mediolanum (+0,81%) e Banca Generali (+0,53%). Per contro si muove sotto la parità Banco BPM, evidenziando un decremento dello 0,89%. Contrazione moderata per Intesa Sanpaolo, che soffre un calo dello 0,86%.

Le più forti vendite, si manifestano su Telecom Italia, che prosegue le contrattazioni a -1,65%.

Sostanzialmente debole Generali Assicurazioni, che registra una flessione dello 0,92%.
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