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Coldiretti: scatta divieto assurdo di stop ai fiori nei cimiteri

Ordinanza in molti Comuni italiani soprattutto nel meridione. Molte e "vivaci" le proteste. Grave danno a un settore che vale oltre 2,4 miliardi di euro

Ambiente, Economia
Coldiretti: scatta divieto assurdo di stop ai fiori nei cimiteri
(Teleborsa) - Uno tra i divieti più assurdi dell'estate che fa molto discutere: dal 1 giugno e per 4 mesi niente più fiori freschi e piante nei Cimiteri italiani per onorare i defunti. Lo impediscono "ordinanze" disposte dai Sindaci di diverse Regioni, soprattutto nel meridione. Lo rende noto Coldiretti nel rendere noto che dal Comune di Supersano in provincia di Lecce in Puglia fino in Campania nei Comuni di Giugliano (Napoli) Sarno (Salerno), Casagiove (Caserta) e in molti altri, sono state pubblicate sui siti istituzionali e affissi all'ingresso dei cimiteri comunali i diktat di divieto.

Il motivo starebbe nel fatto che le elevate temperature estive provocano la rapida decomposizione dei fiori con conseguenti effetti negativi sull'ambiente circostante. Effetti negativi in ogni caso che per parenti e amici dei defunti in visita ai propri cari sono tuttavia decisamente più sopportabili dei finti fiori di plastica la cui visione, a detta dei moltissimi "visitatori" protagonisti di anche "vivaci" proteste, rende decisamente più tetro e doloroso un ambiente già di per sé non certo luogo di allegria.

"E' paradossale - sostiene Coldiretti - che le ordinanze dei Sindaci mettano il dito sull'inquinamento provocato da un fiore che appassisce, mentre in molte delle nostre città sono sempre più frequenti le piccole discariche a cielo aperto provocate dai rifiuti che strabordano dai cassonetti e che per giorni nessuno passa a raccogliere. Mini discariche cittadine nelle quali proliferano i topi, litigano le cornacchie e i gabbiani sempre più aggressivi e addirittura, razzolano i cinghiali.

Per di più, il divieto è scattato il primo giugno, a conclusione del mese di maggio, che è il più ricco di fiori dell'anno. Una limitazione, come osserva Coldiretti, che non farà certo bene al'Italia che è tra i leader nella produzione di piante e fiori in Europa con un "giardino" che copre oltre 30.000 ettari di terreno che si estende dal sud al nord e dalla pianura, alla collina, fino alla montagna.

Un settore che vale oltre 2,4 miliardi di euro con circa centomila addetti e un saldo attivo tra export ed import di oltre 180 milioni di euro. Un danno all'economia quindi ma anche all'ambiente e ai tanti cittadini che vogliono offrire il dono più tradizionale ai propri cari defunti, che peraltro allungano l'elenco dei divieti estivi che superano i limiti dell'assurdo e della ragionevolezza.
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