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Banche venete, la strada per il salvataggio rimane piena di insidie

A proposito di Popolare di iVcenza e Veneto Banca, il Presidente del parlamento europeo Antonio Tajani dichiara:" Sono stati fatti molti errori"

Economia, Finanza
Banche venete, la strada per il salvataggio rimane piena di insidie
(Teleborsa) - "Errori sono stati commessi dalle due banche venete, ora vedremo cosa succederà. C'è una trattativa in corso tra il Governo italiano e la commissione europea". A parlare è il Presidente del parlamento europeo Antonio Tajani che a proposito di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ha ricordato: mentre "si è risolto il problema di MPS, spero che si possa risolvere anche quello delle due venete, anche perché poi c'è un problema che riguarda l'accesso al credito per le PMI. Certamente le banche devono essere amministrate secondo le regole, ha spiegato Tajani che ha aggiunto: "speriamo si possa raggiungere l'accordo tra Governo e commissione UE che permetta di fare gli interessi delle PMI soprattutto, e di tutelare i risparmiatori che non hanno alcuna responsabilità in queste vicende".

Dopo che Quaestio Sgr, che gestisce i due fondi Atlante e Atlante II ha annunciato che non parteciperà agli aumenti di capitale delle due banche e di conseguenza non inietterà nuove risorse nei due istituti in difficoltà, la strada per il salvataggio delle due banche rimane piena di insidie.
La situazione di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza resta gravissima dopo lo smacco di Bruxelles sul piano di rafforzamento patrimoniale e aggregazione.

"C'e' un lavoro che stiamo facendo con l'Unione Europea, una trattativa aperta e non chiusa come sembrava. L'obiettivo è quello di avere dall'Europa il via libera per l'intervento precauzionale e quindi con l'intervento dei soldi pubblici", ha dichiarato il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, in merito agli ultimi sviluppi per il salvataggio delle due banche. "Vi è la richiesta di partecipazione di un capitale privato e quindi stiamo parlando in tutte le direzioni. Dovremmo riuscire a cogliere un po' di adesioni che consentano di presentarci all'Europa con un pacchetto completo", ha continuato Baretta, che tuttavia rimane "abbastanza fiducioso".

Intanto, l'atto di citazione per avviare formalmente l'azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici di Veneto Banca "e' questione di giorni", come ha spiegato il presidente dell'istituto, Massimo Lanza, al termine del CdA che si è tenuto oggi odierno.


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