(Teleborsa) - La Banca Centrale Europea si prepara a
tagliare le proprie previsioni sull'inflazione a causa dei
bassi prezzi dell'energia.
Lo avrebbe rivelato a
Bloomberg un fuzionario dell'Eurotower che
domani, in occasione del
meeting di poltica monetaria, pubblicherà anche le
nuove stime sui prezzi al consumo.
Il caro vita è visto ora in aumento dell'1,5% nel 2017, 2018 e 2019. Nel report di marzo la BCE aveva previsto invece una crescita rispettivamente dell'1,7%, dell'1,6% e dell'1,7%.
Dovrebbe invece restare pressochè
immuntato l'outlook sui prezzi al consumo "core", ossia depurati dalle componenti più volatili quali cibo ed energia.
Se i rumors di stampa si rivelassero fondati la notizia potrebbe essere accolta con favore dai mercati in quanto, come noto, il numero uno della BCE, Mario Draghi, ha ribadito a più riprese che gli
stimoli monetari continueranno finché resteranno necessari, ovvero fino a quando l'inflazione non avrà raggiunto il target del 2%.
Un'altra buona notizia potrebbe giungere dalle
previsioni sulla crescita economica, che pure saranno rilasciate domani: sempre secondo rumors di stampa,
le stime sul PIL dovrebbero essere alzate di un decimo di punto percentuale.
Non si è fatta attendere la reazione dell'
euro: la moneta unica ha infatti perso terreno sul dollaro fino a 1,205 USD, salvo poi tornare a quota 1,2130.