(Teleborsa) -
Wall Street si muove a due velocità a metà giornata, con il mercato tecnologico Nasdaq che accusa maggiormente la pressione delle vendite, dopo aver raggiunto di recente nuovi record storici. Nelle sale operative di parla di un sell-off innescato da prese di beneficuo.
Messi temporaneamente da parte i
risultati choc delle elezioni britanniche, l
'attenzione si è spostata sulla Fed, che la prossima settimana si riunirà per decidere la strategia di politica monetaria. Un
rialzo dei tassi è pressoché scontato, ma sarà cruciale esaminare la
forward guidance per capire se l'exit strategy accelererà o meno nei prossimi mesi.
Il dollaro ha fatto un piccolo passo indietro rispetto all'euro, che risale a 1,12 USD (-0,05%). Nel pomeriggio,
il dato sulle scorte e vendite all'ingrosso, sotto le attese, è passato pressoché inosservato.
A New York, il
Dow Jones mantiene un progresso dello 0,38% a 21.263,77 punti, mentre lo
S&P-500 rimane a 2.434,95 punti. In forte calo il
Nasdaq 100 (-1,66%). Nell'S&P 500, buona la performance dei comparti
Energia (+2,09%),
Finanziario (+1,76%) e
Materiali (+1,15%). Nel listino, i settori
Information Technology (-2,15%) e
Utilities (-0,52%) sono tra i più venduti.
In cima alla classifica dei
colossi americani componenti il Dow Jones,
Pfizer (+2,41%),
JP Morgan (+2,15%),
Chevron (+2,04%) e
Goldman Sachs (+1,73%).
Le più forti vendite si manifestano su
Apple, che prosegue le contrattazioni a -3,10%.
Crolla
Microsoft, con una flessione del 2,72%.
Intel scende dell'1,75%.
Calo deciso per
Visa, che segna un -1,3%.