(Teleborsa) -
Pioggia di vendite sui principali mercati del Vecchio Continente a causa della correzione dei tech. Anche Piazza Affari è oggetto di vendite, anche se con perdite minori, perché il settore tecnologico ha un minor peso è viene compensato dal buon andamento di energia e banche.
In attesa dell'evento della settimana, la
riunione del FOMC, l'attenzione è stata catalizzata dalle
partite elettorali e dalle
vicende politiche in diversi paesi europei: oltre ai
risultati rassicuranti delle amministrative italiane, che indeboliscono le forse anti-euro ed allontanano lo spettro elezioni anticipate, la
vittoria schiacciante del partito del neoleletto PresidenteMacron alle legislative francesi, che rafforza il fronte pro-europa, e
la posizione più scomoda della Premier Theresa May in Regno Unito.
Ciò ha fatto scendere il premio per il rischio con un calo generalizzato degli spread: lo
spread italiano retrocede a quota 176 punti base, con un decremento di 6 punt ed un rendimento del BTP decennale sceso al 2,02%.
Leggera crescita dell'
Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,123.
Nello scenario borsistico europeo spicca la prestazione negativa di
Francoforte, che scende dello 0,88%, andamento cauto per
Londra, che mostra una performance pari a -0,07%, mentre
Parigi scende dell'1%. Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il
FTSE MIB che lima lo 0,68%.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Saipem (+3,66%), assieme ad
ENI (+1,01%), complice la risalita del prezzo del greggio.
Bene
UBI Banca (+2,68%),
nel giorno in cui parte l'aumento di capitale, ed
Unipol (+1,27%).
Le più forti vendite su
STMicroelectronics, che prosegue le contrattazioni a -8,02%, scontando la correzione dei tech su tutti i mercati mondiali.
Lettera su
Ferrari, che registra un importante calo del 3,06%.
Affonda
Buzzi Unicem, con un ribasso del 2,71%.
Crolla
Moncler, con una flessione del 2,61%.