(Teleborsa) - Si è chiuso a Bologna con una dichiarazione finale adottata all'unanimità di tutti i partecipanti il
G7 sul clima. C'è però una postilla degli USA di non adesione alla sezione del comunicato relativo al cambiamento climatico e alle banche multilaterali di sviluppo.
"Noi, gli Stati Uniti d'America continuiamo a dimostrare attraverso l'azione, avendo ridotto la nostra impronta di CO2, come dimostrato dal raggiungimento a livello nazionale dei livelli di CO2 pre-1994.
Gli USA continueranno a impegnarsi con i partner internazionali chiave in un modo che sia coerente con le nostre priorità nazionali, preservando sia una forte economia che un ambiente salubre. Di conseguenza, noi gli Stati Uniti
non aderiamo a queste sezioni del comunicato sul clima e le banche multilaterali di sviluppo, agendo così rispetto al nostro recente annuncio di ritirarci e cessare immediatamente l'attuazione dell'Accordo di Parigi e gli impegni finanziari associati". Così recita la
postilla contenuta sotto la sezione 2 del documento comune, dedicata al cambiamento climatico, firmata dai ministri degli altri sei paesi del G7 e dall'Unione Europea.
Il capoluogo emiliano ha ospitato il G7 ambiente riunito per discutere dei principali temi legati alla
lotta all'inquinamento e alla difesa della
sostenibilità ambientale.
A fare gli onori di casa è stato il
Ministro dell'Ambiente italiano Gian Luca Galletti che ha dichiarato: "Poteva essere un G7 della rottura,
è stato il G7 del dialogo, e l'adozione del documento all'unanimità ne è la riprova".
Un dialogo
sviluppato "riconoscendo la diversità delle opinioni", diversità emersa plasticamente nella postilla con cui gli USA che confermano il loro "no" all'
accordo di Parigi. Però è stato "trovato l'accordo sulla finanza sostenibile, sull'economia circolare, sull'efficienza delle risorse approvando un'importante road map di Bologna, sui rifiuti marini e l'impegno per l'Africa", ha aggiunto il Ministro al termine dell'eco summit di Bologna.