(Teleborsa) -
I consumi di maggio mostrano una tendenza al rialzo, nonostante le incertezze del quadro macroeconomico. Questa è la valutazione contenuta nella
Nota Congiunturale di Confcommercio, che mette in risalto sia il loro incremento per il mese di maggio dello 0,4% e dello 0,2% su base annua, che la stabilizzazione della media mobile a tre mesi (segno evidente di un permanere di una situazione di debolezza ed incertezza).
Il sentiment per le famiglie appare dunque negativo, a causa delle preoccupazioni sulla situazione economica personale e sulle aspettative future. C'è pessimismo anche nella manifattura, su cui pesano
i dati ISTAT sul calo della produzione ad aprile. Situazione che comunque per Confcommercio potrebbe migliorare in questo mese grazie all'
aumento degli ordinativi previsto da Confindustria.
La tendenza congiunturale è il risultato di un aumento sia della domanda di beni (+0,5%), che recupera parzialmente la perdita del mese precedente, sia della domanda relativa ai servizi (+0,3%). In risalto per la
domanda di beni e di servizi per la mobilità (+2,2%), tornata a crescere dopo quattro mesi di trend negativo.
In termini tendenziali l'incremento è frutto della sintesi dell'andamento positivo della domanda di servizi (+2,0%) e del calo della spesa per i beni (-0,6%). Variazioni positive di rilievo hanno riguardato
la spesa per i beni e i servizi per le comunicazioni (+2,6%), per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (+2,2%) e per i beni e servizi ricreativi (+1,2%).
A giugno i prezzi al consumo mensili vengono stimati invariati, a fronte di un aumento annuale del +1,3%.