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Banche, BCE detta nuove regole di trasparenza sui fondi di emergenza

Economia
Banche, BCE detta nuove regole di trasparenza sui fondi di emergenza
(Teleborsa) - La Banca Centrale Europea (BCE) ha pubblicato oggi il testo dell'accordo sull'assistenza in caso di Emergency Liquidity Assistance (ELA) al fine di aumentarne ulteriormente la trasparenza.

Responsabilità, costi e rischi disgiunti su base nazionale sono questi i criteri in base all'aggiornamento degli accordi ELA quando di parla di liquidità di emergenza alle banche nell'area euro. Lo strumento serve a stanziare in maniera rapida fondi a banche che restano in condizioni di solvibilità ma si trovano a fronteggiare improvvisi problemi sulle liquidità.

Il ricorso all'ELA avviene però al di fuori dei normali canali di finanziamento dell'Eurosistema e della politica monetaria e per questo deve seguire delle regole a se stanti. Il testo pubblicato, oggi 19 giugno, ha ottenuto il via libera dal Consiglio direttivo dello scorso 17 maggio e punta, a migliorare ulteriormente la trasparenza nell'utilizzo di questo strumento. Tra gli aspetti salienti il rischio che resta confinato su base nazionale. "La principale responsabilità per l'elargizione dell'ELA ricade su base nazionale con la Banca centrale coinvolta. Questo significa che qualunque costo o rischio derivante dallo stanziamento ELA ricade sulla Banca centrale coinvolta, o su una terza parte che funge da garante".

Un altro aspetto importante e quello che le Banca centrale coinvolta possa "agire tempestivamente in maniera autonoma, ma con degli obblighi di informazione alla BCE "entro due giorni lavorativi" dallo stanziamento.

Se l'ammontare delle liquidità concesse a una banca o un gruppo di istituzioni finanziarie supera la soglia dei 500 milioni di euro, la comunicazione deve avvenire il "prima possibile" al Comitato esecutivo. Nel caso in cui i fondi ELA superino i 2 miliardi il comitato esecutivo può decidere di investire della questione il Consiglio direttivo, l'organismo BCE in cui siedono tutti i governatori delle Banche centrali. Il Consiglio ha comunque il potere di bocciare gli stanziamenti in caso rilevi interferenze sulla politica monetaria o al contrario di approvare preventivamente alcune operazioni. In entrambi i casi serve una maggioranza dei due terzi. L'erogazione di questi fondi comporta nuovi obblighi di comunicazione al pubblico. La BCE procederà ad una nuova revisione delle regole non oltre il 2019.


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