(Teleborsa) -
Il progetto del corridoio mediterraneo per il trasporto merci prende corpo. Tra non molti anni, al massimo un quinquennio, i treni in partenza dall’Interporto di Nola potranno arrivare direttamente oltre il confine svizzero, creando una sorta di
rete di “Alta Capacità” per le merci europea. E' quanto emerso nel corso del convegno organizzato da
FerCargo su “I primi effetti della cura del ferro”.
Il progetto di trasporto ferroviario delle merci sulla
linea Alta Velocità di Interporto Servizi Cargo (ISC), illustrato da una relazione del direttore
Francesco Pagni, viene indicato come una delle “best practice” a livello internazionale.
Il progetto detta anche il
calendario della futura operatività dei treni, derivante anche da un contratto quadro di RFI:
nel 2019 circoleranno 18 treni - ripartiti sulle tratte Pomezia-Verona, Melzo-Pomezia e Novara-Pomezia - destinati a diventare 24 nel 2021 e
36 nel 2023.
La velocità di esercizio non sarà superiore ai 120 km/h, perché l’obiettivo non è quello di fare concorrenza al Frecciarossa, ma sfruttare carri che trasportano i mega trailer in circolazione in Europa.
Naturalmente, questo progetto richiede
investimenti importanti ed una lunga fase di "preparazione" (macchinisti, convogli, omologazione locomotori ecc.).