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Unipol dà il via al riassetto: assicurazioni a UnipolSai e bad bank

I CdA di Unipol e UnipolSai approvano l'operazione di riassetto, l'aggregazione dle polo assicurativo, la bad bank e la fine dell'accordo di bancassicurazione con Banco BPM

Economia, Finanza
Unipol dà il via al riassetto: assicurazioni a UnipolSai e bad bank
(Teleborsa) - Al via il completo riassetto del Gruppo Unipol, che passa per la necessaria creazione di una bad bank, l'aggregazione del ramo assicurazioni in capo a UnipolSai e la conclusione dell'accordo con Banco BPM per un polo di bancassicurazione con UnipolSai. Lo hahnno deciso ieri i CdA del gruppo e della compagnia assicurativa.



Assicurazioni

La razionalizzazione del comparto assicurativo
passa per la cessione ad UnipolSai di Unisalute per un corrispettivo di 715 milioni di euro e di Linear per un corrispettivo di 60 milioni. Nell’ambito del Progetto è previsto che, qualora ne ricorrano le condizioni e i presupposti, anche la partecipazione di controllo del 63,39% in Arca Vita possa essere trasferita nei prossimi mesi a UnipolSai. I valori sono stati determinati con l'ausilio di Mediobanca e JP Morgan.

Il Progetto mira ad aggregare l’intero business assicurativo riferibile al Gruppo Unipol sotto il controllo di UnipolSai, con numerosi benefici in termini di coerenza ed efficacia dell’intera attività assicurativa. In particolare, il Progetto favorirà lo sviluppo di un modello di offerta multicanale integrata, volto a tener conto dell’evoluzione dei comportamenti e delle esigenze dei consumatori.

Attività bancaria alla bad bank

Al via anche un piano di ristrutturazione del comparto bancario, che prevede il trasferimento mediante scissione in favore di una società di nuova costituzione (Newco) partecipata dagli attuali soci di Unipol Banca di un portafoglio crediti in sofferenza della Banca per un ammontare di circa 3 miliardi di euro.

Si tratta sostanzialmente di una bad bank, in cui confluiranno asset che hanno per un valore, al momento, stimabile di circa 20 centesimi, ed in cui sarà rafforzato il tasso medio di copertura delle inadempienze probabili, che rimarranno all'interno di Unipol Banca, ai migliori livelli del sistema bancario, al momento stimabile pari a circa il 40%.

L'obiettivo di Unipol è quello di dare esecuzione all'intero progetto entro il primo trimestre del 2018. Il Piano prevede la separazione delle sofferenze della Banca in una realtà distinta e specializzata nel recupero di tali posizioni al fine di: consentire a Unipol Banca di concentrarsi sulla propria attività caratteristica e di portare gli indicatori di rischiosità (NPL ratio) di Unipol Banca su livelli di eccellenza nel panorama del sistema bancario nazionale (ratio lordo e netto post separazione al momento
stimabile, rispettivamente, pari a circa il 10% e a circa il 7%, senza sofferenze).

L'operazione avrà sul risultato consolidato 2017 di Unipol un impatto negativo di 780 milioni di euro, che sul piano del risultato civilistico verrebbero a compensarsi con le plusvalenze derivanti dalla cessione di Linear e Unisalute, lasciando sostanzialmente inalterate le prospettive reddituali di Unipol per il corrente esercizio. Per quanto concerne i potenziali effetti sui ratios patrimoniali di queste operazioni, al momento si stima una riduzione di circa 10 punti percentuali sul Solvency II ratio consolidato e di circa l’1% in termini di CET1 Capital ratio del Gruppo Bancario.

Addio al progetto Bancassicurazione di UnipolSai e Banco BPM

Il consiglio di amministrazione di UnipolSai ha approvato la disdetta dell'accordo di distribuzione in essere con Banco BPM in Popolare Vita. Per far ciò, la compagnia ha scelto di esercitare l'opzione put ad essa spettante sulla base dell'accordo parasociale con Banco BPM, avente ad oggetto la partecipazione detenuta da UnipolSai in Popolare Vita, pari al 50% del capitale sociale più un'azione.

Per la determinazione del prezzo di cessione è prevista una specifica procedura e l'ausilio di due esperti indipendenti. Unipolsai e Banco Bpm potranno in ogni caso avviare trattative per arrivare alla definizione di un corrispettivo condiviso.


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