Facebook Pixel
Milano 16:20
34.790,5 +0,09%
Nasdaq 16:20
18.278,88 -0,01%
Dow Jones 16:20
39.749,38 -0,03%
Londra 16:20
7.970,03 +0,48%
Francoforte 16:20
18.512,46 +0,19%

Emergenza migranti e Italia sempre sola. Preoccupato e deluso Gentiloni

Il 6 e 7 luglio a Tallin in Estonia riunione Ministri dell'Interno Ue ma non ci sarà "nessuna risposta all'Italia sugli aiuti"

Economia, Politica
Emergenza migranti e Italia sempre sola. Preoccupato e deluso Gentiloni
(Teleborsa) - Segnali dall'Europa non certo incoraggianti. Nessuna soluzione per l'emergenza migranti verrà neppure da Tallin, in Estonia, dove il 6 e 7 luglio è convocata una riunione informale dei Ministri dell'Interno dell'Unione. Già, perché il Ministro estone Andreas Anvelt ha messo le mani avanti annunciando chiaramente che nella riunione "all'Italia non daremo nessuna risposta. Ascolteremo dall'Italia quali sono stati i cambiamenti quest'ultima settimana per capire come affrontare la questione della protezione delle frontiere, dei porti e le relazioni con la Libia".



Intanto prosegue inarrestabile l'afflusso. Sempre massicci gli sbarchi, con le previsioni per i prossimi giorni, complice il bel tempo dell'estate e "l'aiuto" sempre più consistente soprattutto da navi delle Ong internazionali, indicano numeri drammatici, tali da far temere il "collasso". Ieri,venerdì 30 giugno, a Brindisi da un cacciatorpediniere della Marina britannica sono sbarcati 402 migranti, mentre altri 60 sarebbero dispersi nel Canale di Sicilia. La Commissione europea continua a esprime la massima comprensione per la richiesta italiana di aiuto, alle prese peraltro con il conseguente sempre più consistente aggravio economico di spese tra il crescente disappunto dei cittadini. Ma non si tratterà certo di tempi brevi. Soltanto belle parole. Solo.

Dopo la presa di posizione del neo Presidente francese Macron, peraltro poco dopo "alleggerita dal suo Ministro degli Esteri," di accogliere solo chi richiede asilo respingendo i cosiddetti "economici" e l'anticipazione di quanto "non accadrà" tra una settimana in Estonia, cui è il turno del prossimo semestre di presidenza dell'Unione, l'asticella del livello di preoccupazione italiano, già alta, sale ancora.

E dire che il nostro Premier Paolo Gentiloni si aspettava dal Ministro estone Anvelt un "qualcosa" che desse almeno impulso allo sblocco di una situazione che si è fatta davvero insostenibile e che rischia di trasformarsi in breve in una pericolosa polveriera. L'Estonia intende invece dare come impulso prioritario "un primo segnale sulla protezione delle frontiere, la riduzione al massimo dell'immigrazione illegale e i rimpatri, poi sarà più facile procedere sul resto", spiega ancora il suo Ministro dell'Interno.

Poco dopo, evidentemente di fronte a disappunto e perplessità non solo italiane, il Governo di Tallin, senza fare però una vera e propria marcia indietro, ha diffuso una nota in cui "prende molto seriamente le preoccupazioni dell'Italia e sebbene nessuna decisione ufficiale possa essere presa in una riunione informale, deve essere trovata rapidamente una soluzione per ridurre il flusso proveniente dalla Libia e alleviare il peso sugli stati membri alla frontiera, in particolare l'Italia".

Il Presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani è da parte sua seriamente intenzionato a "lavorare" su Macron. "La Francia deve essere protagonista nel risolvere il problema delle migrazioni - afferma Tajani - e non può dire semplicemente che è un problema che riguarda l'Italia. Ma sono convinto, e ne parlerò appunto con Emmanuel Macron alla prima occasione, magari nelle prossime ore. Non è sollevando muri che si risolve il problema dell'immigrazione in Europa. Serve invece un impegno maggiore della Francia, da protagonista".



I
Condividi
```