(Teleborsa) -
L'occupazione a maggio continua a fare meglio rispetto all'anno scorso,
secondo quanto rileva l'Istat (+0,6%). A contribuire a questo trend positivo c'è
il boom degli occupati nelle piccole imprese (+3,8%). Questo è quanto osservato dalla
Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA).
Le assunzioni crescono a doppia cifra (+38,3%), mentre a
livello congiunturale c'è stato un aumento dello
0,8%, rispetto ad aprile. Aumentano anche le
cessazioni ma a un livello ben più basso rispetto alle assunzioni
(+28,1%).
L’aumento delle assunzioni ha interessato tutte le tipologie contrattuali: il
tempo indeterminato è cresciuto del 13,5%, nonostante maggio non sia un mese favorevole a questa categoria (come nei 2 anni precedenti). La
CNA spiega questo trend positivo grazie all'aumento degli incentivi concessi per gli iscritti a
Garanzia giovani.
Maggiore il ritmo d’incremento degli altri contratti:
+25,7 % il tempo determinato,
+42% l’apprendistato e
+310,6% il lavoro intermittente. Il boom per quest'ultima tipologia è da ricondurre all'abolizione dei
voucher, come già confermato dall'
indagine congiunta Istat-Inps-Inail, anche se riguarda solo il 2,5% degli occupati.
Anche per quanto riguarda le
cessazioni la crescita relativa vede in testa il lavoro intermittente (+178,9 per cento), seguito da tempo determinato (+37,4 per cento), apprendistato (+12,7 per cento) e tempo indeterminato (+6,4 per cento).