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Banche, Padoan rassicura: "Non ci sono altri focolai di crisi"

Dopo il salvataggio delle due venete e di MPS, il ministro dell'Economia Il Ministro spiega: Non è il momento di tirare il fiato. Ora le banche devono accelerare il processo di riduzione dei crediti deteriorati

Economia, Politica
Banche, Padoan rassicura: "Non ci sono altri focolai di crisi"
(Teleborsa) -

Nel settore bancario "non ci sono altri focolai di crisi". E' quanto ha dichiarato dal Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, che durante un'intervista al Gr1 mette in risalto gli interventi messi a punto da Bruxelles nelle ultime settimane. Dalla soluzione per le due banche venete al via libera di Bruxelles arrivato anche su MPS. Il Ministro tuttavia spiega che non è il momento di tirare il fiato. Ora le banche devono accelerare il processo di riduzione dei crediti deteriorati.

Padoan ha sottolineato: "abbiamo rimesso in carreggiata la quarta banca del Paese" e le due banche venete sono state rilevate da Intesa Sanpaolo che "non ha problemi di credibilità". Tutte le banche devono "cominciare ad accelerare l'erogazione del credito all'economia e a liberarsi il più rapidamente possibile delle sofferenze nei bilanci".

Sul tema degli indennizzi ai risparmiatori per l'acquisto di titoli, Padoan ha spiegato: "Non ho ragioni di dubitare che CONSOB e Bankitalia abbiano pienamente svolto le loro funzioni". Su eventuali errori e responsabilità delle banche nella vendita di titoli ai piccoli risparmiatori, il Ministro ha rilevato che "se ci sono amministratori irresponsabili vanno perseguiti legalmente". In secondo luogo "occorre fornire ai risparmiatori, soprattutto alle famiglie, molta più informazione rispetto al passato. E questo si può fare, si deve fare. E si farà' anche con il sostegno pubblico con iniziative relative alla educazione finanziaria".

Parlando delle critiche dell'European Banking Authority (EBA) sui salvataggi delle venete e MPS, Padoan in un'altra intervista su Radio Anch'io il titolare del Dicastero di via XX Settembre ha spiegato: "suona un poco strana". Il Ministro risponde così ad Andrea Enria, dopo che il numero uno dell'Autorità Bancaria Europea di fronte alla Commissione Finanze del Senato, ieri 5 luglio, ha dichiarato che nel salvataggio delle banche venete "sembra essere emersa la possibilità che l’interesse pubblico sia valutato in modo diverso a livello europeo e nazionale e questo potenzialmente apre la strada alla possibilità che diverse preferenze emergano a livello nazionale sull'utilizzo di meccanismo di supporto pubblico".Secondo Enria, bisogna "armonizzare l'intervento pubblico, che rimane lo strumento di ultima istanza sulla soluzione delle crisi delle banche quando c'è un pericolo sistemico".

Padoan ha sottolineato poi che gli interventi sulle due banche venete e su MPS sono state approvate dalle autorità europee e sono state definite nel massimo rispetto delle regole europee. "Se non fosse stato così - ha detto - sarebbe stato impossibile tradurre in norme di legge le misure che sono state adottate".

Non poteva mancare una domanda sull'iter parlamentare del decreto per le banche venete alla quale Padoan ha risposto di essere "fiducioso" "C'è un grande lavoro del Governo - ha detto - e "sono convinto che c'è un grande senso di responsabilità in Parlamento".

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