(Teleborsa) -
Si preannuncia un nuovo giorno difficile per il trasporto locale. L'
USB ha infatti confermato l'agitazione nazionale di
4 ore in difesa del
diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e contro privatizzazioni e licenziamenti di massa, dopo il fallito tentativo di mediazione di ieri al
Ministero dei Trasporti.
A seguito del
venerdì nero di giugno, il
garante degli scioperi e il ministro
Delrio avevano prospettato
una regolamentazione più stretta, basata sulla rappresentatività dei sindacati. Le sigle di base, in risposta, fanno notare che
il quadro normativo attuale è uno dei più restrittivi in Europa, e il vero scopo del nuovo giro di vite sarebbe quello di colpire il dissenso dei lavoratori.
La protesta, a cui hanno aderito anche
Faisa-Confail (stop di 4 ore, a Roma in calendario dalle 8.30 alle 12.30) e
Sul-Ct (stop di 24 ore), sta colpendo
bus, metro e tram, con articolazioni decise a livello territoriale: nella
Capitale l'agitazione è prevista dalle ore 11.00 alle 15.00; a
Torino dalle ore 18.00 alle 22.00; a
Milano dalle ore 18.00 alle 22.00; a
Napoli per bus e metro dalle ore 9.00 alle 13.00.
Nel caso del blocco di 24 ore sono in vigore le
due fasce di garanzia durante le quali il servizio funzionerà regolarmente: fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20.