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Industria macchinari, dopo un 2016 positivo si prevede un anno di forte crescita

Economia
Industria macchinari, dopo un 2016 positivo si prevede un anno di forte crescita
(Teleborsa) - E' positivo il bilancio 2016 dell’industria italiana di macchinari (dalle macchine utensili a robot e automazione), che ha registrato incremento per tutti i principali indicatori economici, ad eccezione dell’export.

In particolare, nel 2016 la produzione è cresciuta del 6,4% attestandosi a 5.552 milioni di euro. Il risultato è stato determinato dal positivo andamento delle consegne sul mercato interno dei costruttori, salite del 25,7% a 2.300 milioni.

L’export ha invece subito una battuta d’arresto (-4%) a 3.252 milioni di euro, riportandosi sul livello del 2014 ed annullando del tutto l’incremento messo a segno nel 2015. I principali mercati di sbocco sono risultati Germania (377 milioni +1%), Stati Uniti (352 milioni -9,4%), Cina (315 milioni, -6,9%), Francia (224 milioni + 23,2%), Polonia (137 milioni, +7,2%), Spagna (116 milioni, +14%), Messico (99 milioni, +29,3%), Turchia (87 milioni -5,1%).

Decisamente positivo il risultato del consumo che ha registrato, per il terzo anno consecutivo, un incremento a doppia cifra, attestandosi a 3.859 milioni di euro, il 15,3% in più rispetto al 2015.

Il trend positivo registrato dal 2014 proseguirà per tutto il 2017
, anno in cui cresceranno produzione, export e consumo che, sostenuto anche dalle misure del Piano Nazionale Industria 4.0, trainerà sia le consegne dei costruttori sul mercato interno sia le importazioni. Nessun altro paese, tra i leader di settore, registrerà incrementi tanto significativi quanto quelli messi a segno dall’Italia.

Questo, in sintesi, il quadro delineato dal dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU, l'associazione che rappresenta il settore delle macchine utensili e dell'automazione. In particolare, la produzione salirà del 6,7% a 5.925 milioni di euro. Il consumo si attesterà a 4.250 milioni di euro, il 10,1% in più rispetto al 2016, trainando sia le consegne dei costruttori sul mercato domestico, attese in crescita del 12% a 2.575 milioni, sia le importazioni (+7,5%). L’export tornerà di segno positivo: con un incremento del 3% raggiungerà il valore di 3.350 milioni di euro.
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